Quali saranno gli artisti che i media hanno covato fino ad ora e che sono pronti ad esplodere nel 2014?
Ce lo suggerisce la BBC tramite la sua consueta longlist, preannunciata già nel dicembre 2013 e rilasciata definitivamente il 1o gennaio 2014 sul sito dell’emittente britannica per eccellenza.
Una playlist è disponibile anche su Spotify, nel caso in cui non vogliate cliccare play ad ogni link e preferiate la pappa pronta.
Gli anni scorsi riguardo ad Adele, Ellie Goulding, Jessie J, Haim e Savages ci hanno preso. Ora fuori i soldi, che si accettano le scommesse per il 2014.
The longlist:
1. Sam Smith: ha 21 anni, viene da Cambridgeshire e se andate a ripescare quella canzone che questa estate ha martellato le orecchie a tutto l’universo quale Naughty Boy di La La La (feat. Sam Smith), vi renderete conto che quella voce intervallata dal nana nannanna nanna nannanna nana nannana e accompagnata da quel video orribile è proprio di Sam Smith. Una voce molto bella, che però in futuro speriamo venga impiegata in qualche pezzo migliore e meno sfasciaminchia.
Per ora – più che nel suo singolo – ha dato il meglio di se in questa cover (Berlin di Ry X ndr. pezzone):
2. Elle Eyre: anche lei, come Sam, è molto giovane ma ha già partecipato ad un pezzo da boom di visualizzazioni come Waiting all night di Rudimental. Da noi in ogni caso il pezzo non è girato molto quindi la considereremo volentieri come la cugina bionda di Lorde.
Qua sotto trovate il singolo estratto dal suo EP di debutto, Deeper, in attesa dell’album che uscirà questa estate.
3. Banks: Banks è che quella che forse più di tutti ha già raccolto grandi entusiasmo. Un’intervista su Glamour UK la decreta già “the next big name in pop”, apre i concerti di The Weeknd e ha Katy Perry tra le sue fan. E’ bastato un tweet di Katy e le visualizzazioni su YT e i like su facebook si sono moltiplicati.
Tutto questo non significa chiaramente garanzia di vittoria e bisogna ammettere abbia avuto avuto fortuna, ma in questo caso se lo merita anche.
4. Sampha: ha 24 anni, viene da South London e ha alle spalle featuring con SBTRKT, Jessie Ware e Drake. Ma anche in versione solista/songwriter si conferma essere un pezzo da novanta, una voce che wow, e l’EP Duel un gioiellino.
5. George Ezra: con lui hanno vinto facile, magari il nome non li riconduciamo subito al suo singolo che per ora va per la maggiore ma cliccate play qua sotto e provate a vedere se almeno un caffè al bar negli ultimi mesi non è stato accompagnato da questo sottofondo. O, anche se questo non vi è mai successo, tranquilli che siamo sempre sul tiro The Lumineers, Mumford e compagnia quindi ce la ritroveremo presto in qualche pubblicità.
6. Chance The Rapper: Già nominato da Compex Magazine tra i “10 New Chicago Rappers to watch out for” ha pubblicato nell’aprile 2013 l’album Acid Rap riscontrando ampio consenso e raccogliendo un cinque alto da DatPif dopo essere stato scaricato già 250,000 volte. Peccato che recentemente abbia accettato di tenere il ciuccio a Justin Bieber in uno dei suoi ultimi brani (che se proprio volete potete ascoltare qui), scongiurando un lento declino dopo questo passo falso vogliamo ricordare Chance così:
7. Chloe Howl: era stata già sgamata sul sito del Guardian da Michael Cragg all’interno della sezione new music e con lui da altri critici britannici, è consigliata da iTunes e Amazon Music tra gli artisti emergenti e va alle feste con Elle Eyre.
Chloe dice che le sue canzoni raccontano -“con piglio personale”- dei teenagers annoiati, come lei.
8. FKA Twigs: Un po’ Miley, un po’ M.I.A e un abile styler.
9. Jungle: tra James Blake e Jai Paul.
10. Kelela: R&B, soul e vociona.
11. Luke Sital-Singh: lui non capisco perché l’abbiano inserito, esistono già Bon Iver e Damien Rice per questo tipo di cose ma tant’è.
12. MNEK: ha fatto remix su remix, ma la cosa più meravigliosa rimane comunque la sua capigliatura.
13. Nick Mulvey: uno di quelli che ha studiato tanto, ha la famiglia piena di musicisti e ha suonato fino all’altro ieri nella band dei Portico Quartet.
14. Royal Blood: il batterista degli Arctic Monkeys ha indossato la loro maglietta sul palco di Glastonbury, dichiarandosi un loro fan. Questo fatto aggiunto all’essere stati inseriti in questa classifica probabilmente daranno a questa band inglese – identica a molteplici altre – l’unico motivo per cui potremmo ancora sentirne parlare.
15. Say Lou Lou: duo dream-pop composto da due gemelle mezze svedesi e mezze australiane.
N.B. I 15 selezionati non devono necessariamente avere meno di 100 visualizzazioni su YouTube come si potrebbe pensare, i criteri per cui i giudici esprimono i loro (tre) voti sono bensì i seguenti:
- Le band/i cantanti/gli MC/ecc non devono essere mai comparsi nella UK top 20 single.
- Devono aver eseguito la miglior performance in qualità, non in hype o in base all’etichetta di distribuzione.
- Possono appartenere ad ogni genere musicale e provenire da qualsiasi Paese.
- Non devono essere già famosi (ndr al pubblico inglese) o aver partecipato a reality shows come X-Factor o The Voice.
- Non devono essere apparsi nella BBC Sound of list precedentemente.
Quindi se siete stati così accorti da aver riconosciuto Sampha come quello che ha abilmente comparsato nell’ultimo disco di SBTRKT (vedi Hold On), ben per voi ma questo non lo rende famoso e non lo rende un valido motivo per prendersela con la BBC, al massimo potete dire ai vostri amici “io ve l’avevo detto” e godervi la gloria.