In questi giorni a Napoli si gira un film su Leopardi, e a sorpresa non si tratta di una fiction per la televisione ma di un’opera cinematografica vera e propria. E chi sono i folli che si azzardano a produrre e dirigere un film su un poeta dell’800 senza aver avuto una commissione televisiva?
La Palomar di Carlo Degli Esposti ha sposato in pieno l’idea progettuale di Mario Martone ed in collaborazione con Rai Cinema e Fondazione Marche ha preventivato un investimento di circa 8 milioni di euro per la pellicola. Il regista napoletano intitolerà il film a cui sta lavorando Il giovane favoloso prendendo in prestito un verso di Anna Maria Ortese: le riprese di questi giorni serviranno a raccontare la fase partenopea della vita di Giacomo Leopardi, il rapporto contraddittorio che negli ultimi anni di vita ha avuto con una città che da un lato lo conquista per la vitalità della gente, per l’ottimismo che gli infonde, per le enormi risorse culturali utili alla sua crescita professionale, ma dall’altro lo guarda con diffidenza per l’atteggiamento superbo e arrogante e sopratutto per questo in molti casi lo deride soprannominandolo ‘o ranavuottolo.
Martone ha scelto l’attore Elio Germano per interpretare Giacomo Leopardi e Michele Riondino per vestire i panni dell’esule napoletano Antonio Ranieri, grande amico del poeta e fondamentale nell’ultimo periodo della sua vita, che perderà a Napoli nel 1837 a soli 38 anni. Nel cast ci sono anche Iaia Forte, Massimo Popolizio, Isabella Ragonese, Raffaella Giordano, Valerio Binasco ed Edoardo Natoli che saranno impegnati per alcuni giorni a girare negli spazi interni ed esterni del Suor Orsola Benincasa: infatti l’ateneo napoletano è stato scelto per ricostruire la stanza in cui visse Leopardi, i vicoli cittadini e addirittura una chiesa e un cimitero. Tra novembre e dicembre le riprese continueranno in non meglio precisate location partenopee (lavorazione e set blindatissimi) per poi concludersi a Roma entro la fine del 2013.
Mario Martone certo non ha scelto un personaggio facile da raccontare e un cosiddetto biopic, film biografico, sul poeta di Recanati non è il tipo di opera che il pubblico cinematografico contemporaneo aspetta con ansia per vederlo in sala: ma ben vengano idee del genere sopratutto se da autori così importanti, del resto anche il racconto controverso del Risorgimento di Noi Credevamo pareva un azzardo e ne è venuto fuori uno dei migliori ritratti storici che il Cinema italiano abbia mai fatto. A maggior ragione attendiamo con interesse e curiosità di vedere Il giovane favoloso.