30 novembre 2012
La Guerra Fredda – Onda Sonora, Angri (SA)
Ormai Angri è diventato un luogo di scontri dove La Guerra Fredda procede senza tregua. Per questo appuntamento, il nemico da ascoltare è Love The Unicorn, una band di ragazzi romani che all’attivo ha solo un EP autoprodotto dal titolo “Back to ‘98” e il primo disco in uscita per il nuovo gennaio. I solti tanti giovani sulle scale dell’ingresso, entro, i LTU hanno cominciato ad esibirsi da poco e mi ritrovo persa in una sala praticamente vuota e penso di non aver mai conosciuto un pubblico così fedele a titolo di una rassegna: sono tutti a discutere e ad ascoltare il live dal freddo delle scale lì fuori… ma poi, scelta la mattonella su cui parcheggiare il mio corpo, mi dedico alla band. “Come sono?” “Sono magri”, si, i Love the Unicorn sono magri e sono giovani e hanno una batteria ricoperta di lucine di natale che mi auguro non abbia sponsorizzato De Luca. Sul palco sono impacciati, probabilmente perché devono ancora trovare la propria dimensione durante le esibizioni dal vivo o forse perché il pubblico c’è, ma fuori.
L’ascolto è piacevole, i loro pezzi hanno un suono semplice e diretto, sembrano tutt’altro che romani ed è chiaro che ad ispirarli sia un gruppo come i Phoenix. La loro musica è sognante e senza pretese, ballabile e giovane e, anche se siamo in pochi, il live risulta veloce e gradevole… Ma che devo spiegare? Sono la traduzione in musica di un bambino che immagina un unicorno: arcobaleni, nuvole e un mondo di fiaba.. (di un bambino, non di uno dopo aver fatto uso di acidi). I Love the Unicorn devono crescere e lavorare ancora tanto sul progetto e sul palco; forse avrebbero dovuto aspettare ancora un po’ prima di esibirsi dal vivo ma hanno buone potenzialità e il tempo dalla loro parte. In attesa del loro disco, dico che quelli là fuori potevano scendere per saltellare tra “Ghost and Beliver” e “Back to ‘98” piuttosto che stare al gelo, e dico che sono curiosa di ascoltare i nuovi unicorni per poterli rivedere e dire qualcosina in più sperando di trovarli cresciuti. Intanto, tanti auguri e buone cose.