Diciamoci la verità: quest’anno questo abbonamento al primavera sound lo abbiamo fatto un poco sulla fiducia dei primi leaks. The Strokes e i Ride, se almeno una volta nella vita ti sei fatto il doppio taglio e ti sei comprato le Gazzelle (e non sei proprio uno stronzo), te li vai a vedere per forza. In ogni caso, ogni anno, è un rito aspettare questa line up, per vedere quanto li abbiamo spesi bene questi soldi e se anche quest’ anno dovremmo compilare un battleplan per non perderci nulla di quello che è proprio imperdibile e per cominciare già a domandare venia a noi stessi per esserci persi qualcosa di alternative per altro. Io personalmente sono a “lavoro” e comunque non me ne fotte un cazzo: sto aspettando pure io; ho scaricato questa cagata dell’app che hanno fatto quest’anno (altra novità insomma) e attendo. Attendo perché? Boh. Alla fine fa aggregazione sto fatto, quindi tanto meglio. E poi seguire l’evento fa figo (roba che manco quando aspettavamo l’elezione di Obama stavamo così) e io le ultime carte di figaggine me le voglio giocare prima dei 30. Vabbè, nell’attesa comunque vorrei invitare tutti gli amici partecipanti a risparmiarsi di andare a vedere la Sagrada Familia quest’anno: se ci organizziamo, ci andiamo a vedere la Copa del Rey, fatemi sape’. (musica inquietante di suspance) (a empezar la cuenta atràs) (a Barcellona poi ci volete andare per ricordarvi di quando vi siete andati a fottere gli esami in Erasmus) (e se in Erasmus non ci siete andati, siete convinti che si scopi facile) (il Primavera Sound ha un solo problema…che ha come partner la Heineken, che è davvero una birra di merda. Primavera Y Heineken, non si può leggere sul serio) (Manca un minuto, cazz, speriamo non si inceppi iOS(tronzo)) (SUAVEE SUAVEE) E’ iniziata, è andata, oddio ma che cazzo è? Un videogioco? ODDIO che cagata immane. Dopo i primi 2 minuti sto già perdendo la testa. Lascio l’iphone in mano ad un collega che si cimenta, esce da anni di pacman e di seghe su Lara Croft. A suon di corvi ammazzati: Roman Flugel (e che palle e che palle e che palle), Albert Hammond Jr (hanno voluto risparmiare sugli aerei?), Eels (DAJE), The Black Keys (BABY I’M HOWLING FOR YOU), Alt-J (il trionfo di barbette hipster e pure il mio), The Church (mio Dio, Donnie Darko is back), Belle and Sebastian (l’ultimo con la loro svolta rythm-is-a-dancer fa letteralmente cagare, ma vabbe…basta che COLOUR MY LIFE WITH THE CHAOS OF TROUBLE!), Chet Faker (lasciatemi a Barcellona), Jon Hopkins (come prima), James Blake (come prima più di prima), Einstürzende Neubauten (capa di morto a gogo), OMD (Welcome back 80s), Panda Bear (sììììììì), Patti Smith (come ha commentato un’amica “MA CHE DAVERO?”), Richie Hawtin (mi dispiace, ma il Nature One è in Germania), Sun Kil Moon (-s-vengo), Sleater-Kinney (cercatevi la mia recensione. Somatoline che si butta), Underworld (sono ancora vivi?), DIIV (spero si siano portati Sky Ferreira), Ariel Pink (infiniti cuori), Simian Mobile Disco (vedremo, non ho sentito ancora un cazzo), Interpol (davvero?), Arthur Russell Instrumentals (mi volete morta, sparsa a pezzi per Barcellona), Viet Cong (AMMOSTRO, per gli amici non napoletani, sappiate che è un grosso apprezzamento), Sleaford Mods (la rivelazione del 2014, semplicemente ci-dovevano-stare), Thee on Sees (olè), Twin Shadow (a Napoli diciamo “Adda venì baffone” e stavolta è venuto), The Soft Moon (DEO GRATIA), Spiritualized (ok, sì in fondo rimanere a morire a Barcellona è una buona idea), Julian Casablancas and The Voidz (ma allora davvero avete voluto spendere un euro in aerei?), Death From Above 1979 (LETSMAKELOVEANDLISTENDEATHFROMABOVE), Gui Boratto (e siamo pronti per La Mela disco), Fucked Up (MENOMALE), The New Pornographers (non male), Caribou (YO), Swans (disco dell’anno), Sunn O)) (finalmente qualcosa di macho) + una serie di nomi spagnoli sconosciuti (gente loro, non ce ne fotte). La mia lista si ferma qua, perché poi un poco mi sono cagata il cazzo di giocare e un poco non credo che meritiate tutti i nomi se non avete fatto la mia stessa trafila con sto giochino di merda in cui, per la cronaca, dovevi ammazzare una serie di corvi+il capo gotico impersonando un hipster. Il tutto con sottofondo una versione 8bit di Enola Gay: TOO MUCH FOR ME.
Bene, per quello che ho visto mi pare veramente l’edizione del Primavera Sound più hipsterica di sempre (e si vede da come quei gran coglioni dei pubblicitari hanno deciso di rivelarci in anteprima la line up). Alcuni nomi di spicco e imperdibili per gli aficionados (Einsturzende Neubaten, Swans, Sunn O)) RIDE RIDE RIDE), altri che se li potevano sicuramente risparmiare (Gui Boratto??? MA DAVERO?). E poi, insomma, parliamo di questa questione di Strokes e collaterali: avranno voluto risparmiare sugli aerei, a Julian Casablancas piace molto la Spagna oppure, per la teoria del gomblotto, i 5 stanno per fare una fine di merda inghiottiti dalla Massoneria della Musica per i testi troppo sovversivi e si stanno sparando gli ultimi colpi in cannola? Lo scopriremo solo andando a Barcellona. Portatevi l’Eastpack (o il Jansport per i più sovversivi), caricatevi di carta igienica (ve lo giuro, i cessi delle aree festival non ne hanno per niente) e preparatevi il battleplan. Credo che avremo serie difficoltà. E poi, cazzo, c’è Arthur Russell Instrumentals, ma stiamo ancora a parlarne? (assurdo che uno dei nomi che mi piacciono di più sia quello di un morto). Insomma una line up che mi ha lasciata un poco interdetta: grande entusiasmo per alcuni nomi, altri un poco meno. Quest’anno è meglio che ci andiate in compagnia, io sarò in ottima compagnia personalmente, spero anche voi. E poi sono sempre tre giorni off dal lavoro a Barcellona, roba che neanche nelle peggiori gite del liceo. Una cosa però è certa e mi rassicura: anche quest’anno, per quanto strano, il Primavera Sound fa cagare meno del Coachella.
Per sapere di line up ed headliner andate qua
P.S: questa cagata del giochino, ve la potevate risparmiare, BASTARDI HIPSTER DEL CAZZO!