Un tempo avere perennemente la bocca aperta era sinonimo di idiozia, oggi è sinonimo di essere Miley Cyrus, o provocare dir si voglia, con la bocca aperta e la lingua che ti ciondola sul mento. E’ uno stile di vita vero e proprio: vai a far la spesa, e apri la bocca, lecchi una baguette e torni a casa; vai dal meccanico e lecchi il cambio automatico, o semplicemente lo saluti con una lingua ciondolante da marpiona. Miley Cyrus ha evoluto la specie umana: dai cretini ai provocatori, la lingua esposta non è più semplicemente un retaggio di animali di fiducia come i cani, ma è diventata la copertina di Rolling Stone America.
La lingua di Miley è diventata il simbolo dei nostri tempi nel lasso di qualche mese: pochi sono rimasti esclusi da questa visione, è un po’ come non avere Facebook nel 2014 (o non averlo mai avuto, o non sapere di cosa si parla quando si parla di Facebook). E’ la lingua globale per eccellenza, anche più dell’arabo. Nei mesi scorsi abbiamo trattato con uno speciale il linguaggio del corpo, il suo potere indissolubile, il potere del bacio (con la lingua o senza), le performance della Abramovic : questa è l’evoluzione finale del linguaggio della lingua buona per ogni occasione, pronta a leccare gli oggetti, o simulare blow-job (come quello al finto Bill Clinton).