Voto: 6/10
Divertirsi non è certo un reato e devono saperlo bene i tre giovanissimi Heike Has The Giggles, ovvero Emanuela Drei (voce e chitarra), Guido Casadio (batteria) e Matteo Grandi (basso) da Solarolo, provincia di Ravenna, freschi di uscita per Foolica Records con “Crowd surfing”, album al tempo stesso rabbioso e solare come da tradizionale copione punk-pop.
Giovani sì, ma con alle spalle già un demo e un album full-length (“Sh!” del 2010), oltre ad un’invidiabile serie di live sia in Italia che all’estero, gli HHTG confezionano undici tracce dal suono lineare, distorto senza eccessi, guidati dalla voce pulita di Emanuela, che si muove con fare deciso tra le raffiche di proiettili sonori provenienti dalla collaudata formula del rock chitarra-basso-batteria.
Con giocosità e leggerezza, nella loro corsa sfrenata e priva di decelerazioni, i tre ragazzi emiliani non disdegnano l’approccio a tematiche che rappresentano ormai quasi un incubo per un’intera generazione, sempre sospesa in un limbo dal quale è difficile uscire: attorno al tema dell’incomunicabilità e alla paura di esprimersi ruotano, ad esempio, pezzi come I wish I was cool e Breakfast, così come il primo singolo Dear Fear, fino ad arrivare all’estremo di Blabla, il cui testo è costruito con parole prese a caso ed un ritornello che ricorda come “chiunque possa cantare una canzone senza dire nulla”.
Nonostante i riff travolgenti e una luminosità di fondo che pervade l’intero lavoro, paura e sentimenti di impotenza ritornano ricorrenti (Time Waster o anche la title-track Crowd surfing), ma finiscono per restare travolti da un impeto che sfocia in costruzioni musicali prorompenti e prive di freni e in linee melodiche caramellose.
Così, traccia dopo traccia, gli HHTG tirano fuori quella rabbia espressiva tipica del punk, ma senza cattiveria o impulsi distruttivi, trasformandola piuttosto in una godibile cavalcata sonora da cui farsi trascinare senza snobismi e ricercatezza.
Nessun miracolo discografico, insomma, nessuna inaspettata innovazione sonora: “Crowd surfing” non nasce per rivoluzionare la scena indipendente italiana, ma è sicuramente portatore di una freschezza che talvolta, in un mondo dalle facce sempre grigie, non guasta.
Perché fare ed ascoltare musica dev’essere anche divertimento, i tre lo sanno bene e, probabilmente, è anche per questo che Heike continua ad avere la sua contagiosa ridarella.
Tracklist:
- I Wish I Was Cool
- Dear Fear (video)
- Breakfast
- M. Gondry
- Crowd Surfing
- Nex Time
- Repetitive Parts
- Time Waster
- Blabla
- We All
- I Don’t Know