Lo scorso sabato abbiamo seguito i Casa del Mirto nella data torinese del tour che li vede impegnati a promuovere la loro ultima fatica, Still, uscita esattamente un mese fa per Ghost Records.
L’album, frutto di un intenso lavoro tanto sonoro quanto introspettivo, ha trovato la sua cassa di risonanza nel Basement dell’Astoria, per un live intimo, onirico e travolgente capace di rapire completamente l’attenzione.
Dal vivo la scaletta si presenta molto equilibrata, iniziando in maniera ossimorica, dopo l’intro, da The End, contenuta nel penultimo The Nature, e spaziando poi tra alcuni pezzi più recenti e quelli oramai familiari. Quasi subito, infatti, ascoltiamo Human feelings, dopo la quale un brano come Reflex suona già un classico. Si torna indietro a 1979 con Faces, The haste, The right way e Deep in your mind, a cui viene lasciato il compito di chiudere il live, che per ora prosegue con la meravigliosa malinconia ritmata di A Picture Of e la morbida ripetitività ciclica di Pressure, accompagnata qui dalla voce di Luigi Segnana.
Immancabili poi le due Is the sea everything?, contenuta nel singolo di Invisible, e What I see inside of me?, a trasportare tra flutti e profondità marine.
Il trio si distacca con piacere dal mero perfezionismo tecnico dell’esecuzione, dall’adesione ai suoni registrati in studio, dando invece spazio ad arrangiamenti che intensificano tutte le varie sfaccettature sonore di cui le loro armonie sono composte e che altro non possono essere che un surplus rispetto alla bellezza dei brani originari.
fotografie di Alessia Naccarato