A Roma sta per volgersi la conclusione della campagna elettorale di Beppe Grillo, il quale vieta il palco alla stampa italiana, garantedo l’accesso solo alle telecamere di Sky e ai giornalisti stranieri. L’accredito al backstage del palco non è stato concesso se non a Sky Tg 24 e alla stampa estera. Il motivo non si capisce quale dovrebbe essere se non quello, ancora una volta, di evitare domande, che lui evidentemente definisce trabochetti.
Probabilmente questa strategia rientra nella costruzione del personaggio, del Grillo anti-casta, dove per lui evidentemente anche i giornalisti sono una categoria privilegiata: solo alcuni però, quelli di Sky pare che siano invece senza macchia e senza paura a differenza degli altri.
L’ultimo giorno di campagna elettorale quindi si colora ancora una volta di intolleranza al dialogo e all’informazione (pochi giorni fa un cameraman della Rai è stato addirittura cacciato). Siamo al limite della censura e allo strano caso dell’esclusiva concessa a Sky.