E’ in uscita l’EP d’esordio dei Two Fates, /tree: qui proponiamo un pezzo tratto dall’ep in anteprima.
I Two Fates sono un duo elettro-acustico di polistrumentisti (Loredana Di Giovanni, voice, keybords, percussions) e Giuliano Torelli (bass, guitar, drum pad, voice noises). “/tree” è il primo Ep autoprodotto dei Two Fates che arriva dopo cinque anni di attività, seppur sotto altri nomi, già presenti nella compilation This is not a love song (To Lose La Track/New Monkey). E così, dalla voce di LorElle in cui si avverte distintamente la luminosità delle fate che scuotono i propri sonagli e dalle ombre lunari e psicotrope dei sogni di Tiresia, nascono i brani che costituiscono questo raffinatissimo esordio avant-pop. “/tree” è disponibile sia in formato fisico (con distribuzione Audioglobe) che in streaming gratuito e in download con la formula Pay if you want su Bandcamp.
In collaborazione con Rockambula, Osservatori Esterni, Paper Street, ImpattoSonoro e Sound Magazine vi presentiamo in anteprima ogni brano dell’EP. Da noi trovate It’s The Rain, brano che è ben descritto con le parole qui sotto.
All’inizio volevo chiamarla qualcosa tipo “Cluster”, ma era scontato e da musicista nerd. Comunque, l’armonia è costruita su un gioco di cluster (intervalli di II tra le 2 voci più alte, teoricamente sbagliati ma molto utilizzati per il loro effetto dissonante) fatto col piano elettrico, per dare un suono magico e giocoso, come colonna sonora della piccola fiaba raccontata nel testo. C’è sempre di mezzo un sogno, questa volta non l’ho sognato veramente ma c’è un personaggio che sogna la pioggia perché sta piovendo mentre dorme. C’è sempre la descrizione di un mondo surreale (montagne che cambiano colore alternando tra il rosa e il grigio, carovane di angeli di carta), c’è il sole che scende a giocare sulle giostre, che poi prendono fuoco e lo costringono a scappare via, poi piange e viene consolato dalla pioggia, si innamora di lei e la porta in un posto dove ci sono montagne russe sulle nuvole, oceani di caramelle e cascate di gelato. Poi c’è il risveglio del personaggio che uscendo guarda in alto e vede un arcobaleno e capisce che è nato dall’amore tra il sole e la pioggia. Così ho pensato di scrivere il seguito, la canzone “It’s the Rain-bow”, storia d’amore tra l’arcobaleno gnocco e una nuvoletta grigia e sfigata, che non è nell’EP. Poi è finita la mia dose di LSD.