”E’ il nostro modo per far parte della rivoluzione”, dicono i giovani musicisti siriani, dissidenti che tentano di restare anonimi in un paese dove fare musica underground è pericoloso quanto fare i bombardieri (lo scorso luglio il cantante dissidente Ibrahim al-Qashoush è stato brutalmente assassinato, il corpo è stato ritrovato con le corde vocali strappate).
Qui sotto potete ad esempio ascoltare gli Strong Heroes of Moscow, che continuano a produrre musica in mezzo alla guerriglia siriana, caricando pezzi su YouTube.
La foto di copertina è presa da Siria Today