CARMMLOFI, che tradotto è Cinque allegri ragazzi morti – Il Musical Lo-Fi, è lo spettacolo presentato da Eleonora Pippo, la regista teatrale che ha letteralmente preso i Tre Allegri Ragazzi Morti e quattro giovani attori e li ha portati sulle assi di un palcoscenico. L’intenzione della Pippo, fan della band dagli anni dei concerti nei licei, era quella di rivisitare l’omonimo fumetto creato dal frontman Davide Toffolo e proporre l’unione di china, musica e recitazione ad un pubblico che, a detta della regista stessa, costituisce l’anima vera dello spettacolo.
Lo scorso venerdì 3 ottobre la stagione 2014-2015 è stata aperta al Teatro Vascello con ‘L’alternativa’, il primo capitolo della saga fumettistica.
Mentre prendevamo posto, alcuni di noi proprio sul palco, gli attori erano già sulla scena, con tutte le luci accese e senza nessun effetto. A dare inizio alla mise en scène sono state le bravissime Maria Roveran (che ha debuttato sul grande schermo nel 2013 con Piccola Patria di Alessandro Rossetto) e Mimosa Campironi (attrice-musicista, autrice del progetto Evolove e la Giulietta del Romeo e Giulietta riadattato da Gigi Proietti), seguite dai validissimi Matteo Vignati (il Romeo dello stesso riadattamento), Libero Stelluti e il buon vecchio Toffolo. Canzoni urlate, balli isterici e gesti esasperati (coordinati da Simona Rossi), scenografia minimalista e costumi in abiti quotidiani sono gli elementi che compongono uno spettacolo diretto, crudo, anarchico ed estremamente fresco.
Si racconta la storia di cinque giovani che vivono, da morti, il conflitto tra la propria interiorità di adolescenti e la realtà che li fa sentire in trappola. È uno scontro talmente violento che li porta ad agitarsi sul confine tra la vita e la morte e a trasformarsi in figure spaventose: un allegro ragazzo morto, Mario, lo spirito errante di una ragazza in coma, Elisa, un morto di paura, un suicida e una ragazza-lupo, Sabina, che, tentando di sciogliere i nodi e le incomprensioni che caratterizzano il passaggio all’età adulta, si incontrano e alternano in un divertente show tra horror e romanticismo.
(Maria Roveran nei panni di Sabina, la ragazza-lupo; foto di Ludovico Lancia)
Nonostante le paure e le ambiguità che popolano le menti dei cinque protagonisti, essi sono a tutti gli effetti allegri e cantano e ballano sulle note della ‘Ballata delle ossa’, ‘I cacciatori’, ‘Il nuovo ordine’, ‘Puoi dirlo a tutti’, ‘Il mondo prima’, ‘Mai come voi’ e altri brani, accompagnati dalla chitarra e dalla voce di Toffolo nei panni di Dylan, il suicida.
La bellezza di questo spettacolo sta nella sua capacità di infrangere ogni tipo di barriera tra attori e pubblico, tra chi fa teatro e chi lo guarda: è come se tutti vivessero le stesse emozioni, come se ci si rivolgesse l’un l’altro le stesse domande e si ascoltasse la stessa musica da una vita. È uno spazio di condivisione destinato a spettatori esenti da qualsiasi tipo di classificazione.
Concluso lo spettacolo, i TARM si sono esibiti unplugged e, a detta di Toffolo, nudi come non ce li si sarebbe potuti aspettare. Eravamo tutti seduti di fronte a loro, come ci fossimo riuniti in famiglia per le feste, a cantare e battere le mani sui pezzi che raccontano la storia di un gruppo che festeggia ormai più di vent’anni di attività e quella di chi si identifica nelle loro parole da altrettanto tempo.
L’idea fondamentale di questa proposta guarda a modelli teatrali innovativi che celebrano l’unione di diverse forme d’arte in un contesto unico, anche nel tentativo di coinvolgere fasce che sarebbero altrimenti difficili da portare a teatro. Ne risulta una performance diretta, estremamente vivace e, soprattutto, concreta, che deriva anche dall’abilità degli attori di cercare da subito negli occhi di chi siede di fronte a loro quella complicità che può scaturire solo da una rappresentazione, per l’appunto, low-fidelity.
Dopo la tappa romana al Teatro Vascello, che si concluderà la prossima domenica 12 ottobre, i Cinque Allegri Ragazzi Morti approderanno al Teatro Elfo Puccini di Milano (28 ottobre – 2 novembre), al Teatro Pubblico di Casalecchio del Reno (10-11 gennaio 2015) e al Teatro della Tosse di Genova (15-18 gennaio).