Che andare in giro con i baffi alla Charlie Chaplin non fosse tra i comportamenti più convenevoli da tenere, lo si immaginava. Ma a quanto pare anche un naso e una barba finti possono essere fonte di una cascata di accuse di antisemitismo.
È successo l’altro giorno a Macklemore. Il rapper, in occasione dell’apertura del Seattle’s Experience Music Project Museum, è salito sul palco a cantare Thrift Shop vestito con un costume che secondo i più rappresenta lo stereotipo ebreo.
Macklemore showed up in disguise at EMP’s opening-night party for Spectacle exhibit. Photos: http://t.co/EmuFo1IKw9 pic.twitter.com/IoEcJVi7g0
— The Seattle Times (@seattletimes) 17 Maggio 2014
Un, due , tre..tweet e via che parte la polemica. Tra i primi ad infuocare la timeline di Twitter, Seth Rogen.
.@macklemore, first you trick people into thinking you’re a rapper, now you trick them into thinking you’re Jewish? pic.twitter.com/3rtaE4GHje — Seth Rogen (@Sethrogen) 18 Maggio 2014
Ora Macklemore sta cercando di difendersi in tutti i modi.
A fake witches nose, wig, and beard = random costume. Not my idea of a stereotype of anybody.
— Macklemore (@macklemore) 19 Maggio 2014
Ma Rogen ancora non gli crede.
.@macklemore really?? Because if I told someone to put together an anti Semitic Jew costume, they’d have that exact shopping list. — Seth Rogen (@Sethrogen) 19 Maggio 2014
“Non stavo cercando di rappresentare nessuna cultura” – scrive Macklemore – “lo stereotipo ebreo non mi è mai neanche passato per la testa. So che il costume potrebbe essere descritto come una caricatura ebrea, ma sono qua per dire che non è stata assolutamente mia intenzione. Amo gli esseri umani, amo l’originalità e mi capita di usare costumi diversi.”
Noi confidiamo nella sua buona fede, anche se cantando Thrift shop forse un po’ se l’è cercata.
What makes Macklemore’s anti-Semitic costume even crazier is that his biggest song is about saving money.
— Jensen Karp (@JensenClan88) 18 Maggio 2014