Il 13 dicembre al Circolo degli Artisti si è esibito Albert Hammond Jr. Per il chitarrista degli Strokes la sala era stracolma, piena di gente in attesa, pronta a scatenarsi al primo pezzo proposto e ad urlare insensatamente verso il palco. Dico insensatamente perché la stragrande maggioranza degli urletti vari era cacciato da ragazzine in preda ad una serie di inspiegabili convulsioni tra una canzone e l’altra. Ma nonostante questi gridolii acidi e acuti, la musica è stata degna deegli Strokes.
I componenti che supportavano Albert Hammond Jr. si sono dimostrati davvero stratosferici, in particolare i due chitarristi ai quali era lasciato il compito di eseguire i riff e gli assoli più impegnativi, mentre il leader si limitava a fare il suo normale lavoro senza troppo sforzo. L’atmosfera è stata ben scalfita dal buon inizio roboante di Postal Blowfish e buona parte del pubblico (prime file soprattutto) ha cominciato immediatamente a scalmanarsi.
Non si può dire che nello stile vocale Hammond non cerchi di seguire il frontman del suo gruppone da battaglia, Julian Casablancas: gli sforzi erano ben evidenti nella bella Holiday e soprattutto in Hard To Live in The City. In ogni caso, se nei live del 2007 si poteva osservare un Albert timido e che guardava a terra, ora invece sembra finalmente trovarsi al suo agio con il palco: scherza e ride con il pubblico, inscena una finta cover di Hotel California prendendo benevolmente in giro la platea, salta e si lancia in piroette e coinvolge attivamente il gruppo di supporto.
Il momento in cui il pubblico è sembrato più coinvolto degli altri è stato quando è partita la ormai celeberrima St. Justice: hanno cantanto praticamente tutti, dalle prime file fino alle persone ammassate sulla porta dell’uscita di sicurezza in fondo alla sala. La finale cover dei Misfits ha sortito decisamente lo stesso effetto.
In sostanza, è stato un ottimo Albert Hammond Jr. supportato però da un team che sembrava decisamente superarlo in termini di esecuzioni e bravura. Unica nota davvero stonata del live: troppo ripetitivo. In alcuni momenti sembrava di ascoltare cose già sentite, prevedibili e poco incisive. Fortunatamente le sensazioni positive sono state decisamente maggiori di quelle negative e non mi negherei la possibilità andarlo a sentire una seconda volta.
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Foto di Caterina Basile
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Setlist:
Postal Blowfish
Scared
Cooker Ship
Holiday
Carnal Cruise
Victory At M
GfC
Hard To Live In The City
St. Justice
In Transit
101
Strange Tidings
In My Room
Lisa
Everyone Get A Star
Rude Customer
Last Caress (The Misfits Cover)