Un giro “Nella testa” de Il Triangolo

Il Triangolo foto di Chiara Mirelli

Nella testa. Si intitola così il primo singolo che anticipa Faccio un cinema, il terzo lavoro de Il Triangolo, duo composto da Marco Ulcigrai, per cui, soprattutto tra i fan dei Ministri e tra quanti li hanno visti live, non servono di sicuro presentazione del chitarrista e cantante, e Thomas Paganini al basso. La band, approdata nell’universo del rock italiano nel 2012 con l’album Tutte le canzoni, che ha seguito la vittoria dell’edizione 2011 del concorso per emergenti VA sul palco, è rientrata in studio.

Il singolo, e quindi il video, un racconto tragicomico da un’idea della regista piemontese Silvia Clo Di Gregorio, che narra il conflitto interiore tra il dover crescere e il voler fuggire, però sono solo un assaggio: il disco uscirà per Ghost Records a inizio 2020. La data zero sarà il 17 gennaio. A otto anni dal debutto, infatti, sono pronti per tornare sui palchi italiani tra beat e cantautorato. E lo faranno animando quel mix di sonorità anni 60 e influenze moderne che li ha contraddistinti con un’anima più rock, scandita da batterie decise, bassi distorti e chitarre energiche.

Perché sin dall’esordio la band aveva dato una nuova linfa alla scena, con «dieci piccoli inni a una giovinezza che si vuole liberare dalle costrizioni del proprio tempo e ritrova nel passato un luogo d’amore antico e ormai perso», come ricordano. Un viaggio proseguito con Un’America, il loro secondo album, “sporcato” da influenze nuove che hanno perfezionato in centinaia di concerti in giro, tra cui la partecipazione al Mi Ami Festival. E non resta quindi che attendere per rivederli sul palco, ma prima ancora capire cosa hanno in serbo.

 

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