Uscito il 5 Febbraio negli States per Fat Possum e in Canada per Next Door Records, Ignorance è il quinto album in studio per la musicista, attrice e attivista canadese Tamara Lindeman con il suo progetto The Weather Station. Un disco che si spinge oltre il concetto di folk, grazie non solo alle intuizioni stilistiche e alle liriche di Tamara ma anche alla produzione di Marcus Paquin (The National, Arcade Fire).
Canzoni decisamente raffinate, a tinte jazzy, folk noir, art-pop, che stavolta si avvalgono di piano, archi e fiati, batteria, basso, chitarra elettrica, sassofono e anche di nostalgiche incursioni disco che fanno della versatilità uno dei tratti distintivi del disco.
Il canto di Tamara (specie quando in falsetto) è intimo, caldo, leggero e malinconico e rende questo nuovo album riflessivo, particolarmente prezioso anche dal punto di vista lirico. Ora predica, ora confessa, ora consola. Testi minimal si accompagnano ad arrangiamenti ad hoc per far sì che tutto arrivi a tutti ed è proprio così.
Ignorance si divide tra crisi climatica, capitalismo, sentimenti ed intimismo. La natura con tutta la sua bellezza da un lato e l’impotenza nel preservarla dall’ altro sono descritte con gli occhi di chi sa osservare soffermandosi sui dettagli, senza mai appesantire l’ascoltatore. Contro l’indifferenza, contro il distacco, contro il rifiuto di capire, parafrasando la cantautrice.
C’è poi tutto l’amore tormentato di Tamara, il suo universo privato, raccontato con invidiabile raffinatezza poetica.
Da “Robber” ad “Atlantic”, passando per “Trust”, “I tryed To Tell You” e “Parking Lot”, il disco si mantiene in perfetto equilibrio su maestrie melodiche che sorprendono per autenticità e spessore, mentre le influenze sono individuabili in Joni Mitchell, Fiona Apple, Leonard Cohen, Suzanne Vega, Florence And The Machine, Fleetwood Mac, David Bowie.
Magari è presto, ma tra i papabili migliori album del 2021 potremmo già candidare Ignorance, un disco da possedere necessariamente.
