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Il Teatro d’acqua

 

Fuori c’è il rumore delle auto e delle moto che sfrecciano tra i vicoli dei Quartieri spagnoli di Napoli. L’ultimo suono dell’esterno prima di entrare è quello dello strappo del biglietto all’ingresso, poi solo il buio totale nel tratto che separa dall’interno di Galleria Toledo. Dentro, nel silenzio della sala, gli attori sono già in scena, immobili nell’attesa, come esseri immortali, come ninfe delle acque lì da secoli ad aspettare. Attendono che gli ultimi astanti prendano posto in sala, tra i sedili che circondano la grande pedana d’acqua al centro del teatro. I riflessi bagnano le pareti, le poltrone, diffondendosi fin sotto al soffitto. Posizionandosi intorno gli spettatori non sono più davanti ad una scena, sono immersi in uno spazio formando un corpus unico.

Il Mercante di Venezia di Shakespeare per la regia di Laura Angiulli va in scena nell’esatto momento in cui gli spettatori interrompono gli ultimi contatti con l’esterno spegnendo i telefoni cellulari; nel momento in cui lo sguardo si dedica alla visione. È in quel preciso istante che gli attori iniziano a muoversi, azionati dall’occhio di chi guarda. Posizionati come pedine di una scacchiera liquida, i personaggi innestano un flusso, sono corpi che graffiano l’acqua della laguna, sagome nella penombra ai bordi della scena, attratti dai tagli di luce disegnati da Cesare Accetta. Nelle tenebre è la luce, dopo lo sguardo dello spettatore, ad azionare i fantasmi shakespeariani. I corpi di Laura Angiulli sono corpi che si nutrono di luce e occhi, che riflettono in un teatro che respira come un grande mostro marino, inghiottiti come all’interno di una balena millenaria.

 

 

Il Teatro coop. produzioni /Galleria Toledo IL MERCANTE DI VENEZIA da William Shakespeare, drammaturgia e regia Laura Angiulli con Giovanni Battaglia, Gianluca d’Agostino, Michele Danubio, Alessandra D’Elia, Maria Grazia Di Maria, Stefano Jotti, Antonio Marfella, Fabiana Spinosa, Chiara Vitiello, impianto scenico Rosario Squillace, luci Cesare Accetta, assistente alla regia Flavia Francioso, responsabile tecnico Luigi Agliarulo, costruzione Donato Arrighetti, promozione Lavinia D’Elia, foto di scena Renato Esposito.

In scena dall’8 al 16 novembre 2014.

 

Enzo Cillo

"Ho più ricordi di quanti ne avrei se avessi mille anni."

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Enzo Cillo

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