Incubi di morte: Sergio González Rodríguez e Roberto Bolaño

“Ossa nel deserto” e  “2666” sono il duplice volto della stessa realtà, due libri che aprono al confronto del linguaggio, all’esame di ciò che è il confine tra il possibile e il reale, la storia, lo spirito di in luogo e lo fanno nella maniera più cruda e sanguinosa possibile: il disvelamento dell’orrore concreto.

Sulle tracce della poesia infrarealista con Bruno Montané Krebs

No lo sabemos, pero nos pasamos la vida entera frente al poema. – Bruno Montané Krebs, El temblor de la solución Sono passati venticinque anni dalla prima edizione di Los detectives salvajes di Roberto Bolaño, visionario romanzo pubblicato nel 1998…

L’epica dei Detective Selvaggi

“La poesía sale de mi boca / a todo tranco de gerundio a todo flujo de agua potable / a todo virus luminoso a toda capacidad de contagio” – Mario Santiago Papasquiaro   A proposito della scrittura a capofitto e…

Roberto Bolaño e Bret Easton Ellis: affinità e divergenze nell’affrontare lo zeitgeist

a cura di Stefano Marino Tra Roberto Bolaño e Bret Easton Ellis ci sono undici anni di differenza. Undici anni, dal 1953 al 1964, che hanno contribuito a far sì che i due scrittori avessero come riferimento principale per la…

Roberto Bolaño, scrittore selvaggio

Negli ultimi anni la figura di Roberto Bolaño è diventata oggetto di un culto sotterraneo, complice la fortuna postuma dei libri dello scrittore cileno. Una speciale malattia che dall’America ha contagiato l’Europa e viceversa, sotto forma di parole, stralci, poesie,…

Sotto il vulcano – La divina commedia ubriaca di Malcolm Lowry

Torna in libreria, con una nuova traduzione, uno dei capolavori della letteratura del Novecento

Speciale 11 Settembre 1973: focus sul golpe in Cile

“L’intera America Latina è seminata con le ossa di questi giovani dimenticati”, diceva Bolaño a proposito del golpe cileno dell’11 Settembre 1973

”Le parole sono dappertutto, persino nel silenzio”

Lo scrittore cileno Roberto Bolaño ha scritto in uno dei suoi capolavori, 2066: ”le parole sono dappertutto, persino nel silenzio”.  È il racconto di devastanti narrazioni che sgorgano dalla sincope della parola. Sempre Bolaño ci parla di Kafka e Rimbaud: l’uomo che voleva bruciare…