L’ultimo a lasciarci è stato Giuseppi Logan, sassofonista americano jazz. Il coronavirus si sta portando via un po’ di jazz e delle sue leggende. Qualche giorno fa avevamo detto addio a un altro grande sassofonista d’America, Lee Konitz, uno di quelli che avevano suonato insieme a Miles Davis. E poi ancora Henry Grimes, contrabbassista free-jazz; Ellis Marsalis, pianista jazz della scena di New Orleans; il trombettista americano Wallace Rooney. Lo scorso marzo a Parigi ci aveva lasciato Manu Dibango, e negli States erano morti il pianista jazz Mike Longo e il jazzista di Denver Freddy Rodriguez Sr. Sembra quasi una brutta metafora dei tempi quella del mondo del jazz – uno dei generi musicali con radici più antiche nel Novecento – che a poco a poco prende commiato. Quel jazz che se ne va ha lasciato tanto alle nostre anime irrequiete.
A loro dedichiamo il nostro Kind of Blue. Alla maniera di Chet Baker.