La giornata mondiale del rifugiato meriterebbe di essere celebrata ogni giorno, per non dimenticare quella che è una tragedia quotidiana. E ogni giorno l’UNHCR ci ricorda che il numero di rifugiati continua a crescere: uomini, donne e bambini costretti a fuggire da guerre e persecuzioni.
Secondo un rapporto pubblicato oggi da UNHCR, il numero di rifugiati oggi è il più alto delle sette decadi di storia del Commissariato. Sono 65,6 milioni le persone costrette a essere sfollate secondo un dato che arriva a contare solo fino alla fine del 2016 (una popolazione più grande dell’intero Regno Unito). 20 persone sono state costrette a lasciare casa ogni minuto lo scorso anno, una ogni tre secondi.
Il conflitto in Siria ha causato 5,5 milioni di rifugiati solo lo scorso anno, mentre in totale sono 12 milioni i rifugiati siriani senza casa all’interno del paese o costretti a scappare all’estero. A seguire abbiamo colombiani (7,7 milioni), afgani (4,7 milioni) e iraqueni (4,2 milioni).
Per dare attenzione a un tema troppo spesso dimenticato, sono tante le iniziative del 20 Giugno in tutto il mondo elencate da UNHCR e che aiutano a capire le dimensioni di questa realtà. Le riportiamo qui sotto. Qui se volete donare, qui se volete firmare.
Saltillo, Mexico
L’artista messicano Tripulaczion ha dipinto un murales nella città di Saltillo che incoraggia al messaggio Bienvenidos.
Campo di Nguenyyiel, Etiopia
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati Filippo Grandi sta trascorrendo l’intera giornata in Etiopia, nel campo di Nguenyyiel, al confine con il Sudan del sud. La regione ospita più di 300.000 rifugiati, molti dei quali in fuga dal Sudan.
Beirut, Libano
Al Ramadan Village di Beirut si aprono le danze, qui sotto una giovane rifugiata siriana. Attualmente i rifugiati siriani sono 5,1 milioni (di cui 1 milione in Libano).
Lalitpur, Nepal
Circa 500 ciclisti hanno pedalato per le strade di Lalitpur in Nepal. Anche qui dopo il terremoto dell’Aprile 2015 c’è un’emergenza rifugiati, con mezzo milione di persone senza casa.
Iraq
Anche in Iraq gli artisti stanno dando vita a murales, ma ci sono anche concerti e altre iniziative a supporto della causa.
Mariupol, Ucraina
Danze e musica per i rifugiati nel concerto a Mariupol. Sono circa 2 milioni le persone sfollate dall’inizio del conflitto in Ucraina del 2014. La situazione a Mariupol è anche stata complessa negli ultimi tempi, perché alcuni attacchi e il taglio dell’elettricità hanno lasciato le persone senza servizi fondamentali durante le stagioni fredde. In Ucraina si continua a vivere la guerra.
Great start for #RefugeeDay events in #Ukraine last Saturday in #Mariupol in conflict-torn East https://t.co/hjcvXQZaZW pic.twitter.com/Cep0skj2hn
— UNHCR Ukraine (@UNHCRUkraine) 19 giugno 2017
Refugee Food Festival
In molte città in queste giornate diversi ristoranti stanno partecipando al Refugee Food Festival, un’iniziativa che apre le cucine a cuochi rifugiati.
Stoccolma, Svezia
Un concerto nel centro della città di Stoccolma prova a mobilitare anche qui l’attenzione intorno al tema.
Ciad, regione del Sud
Molto belle le immagini della partita che arrivano dal Ciad. Anche qui ci sono almeno 391.000 rifugiati secondo le stime dello scorso anno.
#WithRefugees in southern #Chad events marking #RefugeeDay start with a wheelchair basketball game. Spcl attention for vulnerable #refugees pic.twitter.com/PXjD7Ek5PJ
— UNHCR TCHAD – CHAD (@UnhcrTchad) 17 giugno 2017
Rabat, Marocco
Partite di calcio hanno mescolato calciatori marocchini e giocatori rifugiati per un bel match sportivo.