Mini-Guida a Sónar 2017

SonarVillage

È giunto quel periodo dell’anno in cui la primavera si tinge sempre più di toni caldi e luminosi e shorts e magliette hanno ormai ampiamente sostituito negli armadi gli anonimi maglioncini mezza stagione. A Barcellona le spiagge iniziano a popolarsi in maniera consistente ed attività e open-air si moltiplicano in ogni strada. Ed è qui, in questa finestra temporale alle soglie dell’estate, che si colloca il Sónar Festival 2017, giunto con fierezza alla sua 24esima edizione è pronto a trasformare come ogni anno la città nell’ombelico mondiale della cultura elettronica e digitale.

Prima di addentrarci nei meandri del labirinto del Sónar e di provare a districarci fra line-up e location, ecco qualche info di carattere più generale e di presentazione. Sónar è il Festival Internazionale di Advanced Music e New Media Art che si svolge in un arco di 3 giorni e 2 notti in diversi punti a Barcellona, nella terza settimana di giugno, dal 1994. È il primo della classe in quanto a punto di riferimento per i festival internazionali, in virtù di un’offerta accuratamente equilibrata che combina il gusto dell’avanguardia e della sperimentazione con le nuove tendenze della musica elettronica. Il tutto affrontato e presentato in una chiave giocosa, che ne rende la fruibilità ancora più allettante.

Menzione speciale merita il Sónar +D, una conferenza internazionale che riunisce una serie di attività con un tema in comune e che incarna la filosofia di integrazione e collaborazione del festival: il legame tra creatività e tecnologia e la trasformazione digitale dell’industria della cultura. Riunendo esperti provenienti da tutto il mondo (imprenditori, artisti, tecnologi, aziende e ricercatori), si pone come obiettivo quello di presentare iniziative e progetti che plasmeranno in futuro le nuove esperienze in ambito musicale, di comunicazione visiva e interattiva e di transmedia. In questo senso Sónar +D è organicamente integrato in Sónar e contribuisce a rendere il festival un bene dinamico nel settore della cultura digitale e delle tecnologie creative, oltre che nel territorio naturale della musica.

Gli eventi di Sónar si dividono in due segmenti principali: da un lato il Sónar by Day, sito dal 2013 a Fira Montjuic, con concerti, dj, vetrine e il Sónar +D; dall’altro il Sónar by Night, caratterizzato dagli show più grandi dei nomi di spicco della scena musicale elettronica contemporanea, collocato invece a Fira di Gran Via de L’Hospitalet. Anche quest’anno l’ampia proposta di artisti è caratterizzata da un buon bilanciamento fra vecchia guardia, attualità e astri nascenti, per un totale di eventi in successione così serrata da togliere quasi il fiato. Vi proponiamo quindi una mini- guida, per permettervi di saltellare da una parte all’altra della città, senza perdervi nulla, o in alternativa per selezionare e concentrarvi su ciò che ritenete irrinunciabile.

 

Abbiamo detto 3 giorni, vero, ma trattasi di una mezza bugia. L’inaugurazione del festival è in realtà affidata a Björk la sera del mercoledì, in uno show eclettico che promette di spaziare dall’elettronica strumentale al folklore indù, dal classico R&B al fado portoghese, in un universo di riferimenti e suoni esclusivo. (SonarHall – h.20.00)

 

Si parte con una serie di gustosi appetizer, fra i quali segnaliamo la giovane e promettente dj sudcoreana MIIIN (SonarDome – h.14.55), per passare poi alla destabilizzante elettronica di Forest Swords (SonarHall – h.18.30) e allo sperimentalismo estremo di Yves Tumor (SonarXS – h.19.55). La sera, prima scelta difficile: Alejandro Ghersi aka Arca (SonarHall – h.21.00), stella indiscussa del panorama elettronico attuale o i ritmi deep-techno sporcati dai vocal pop di HVOB (SonarVillage by Estrella – h.21.00)?

 

I dj-set da non lasciarsi sfuggire per iniziare a scaldarsi in vista del lungo venerdì notte sono certamente quello di Evian Christ (SonarHall – h.18.30) e naturalmente quello di Clark (SonarHall – h.20.30), fresco del suo nuovo lavoro Death Peak. Valide alternative sono rappresentate dalla musica sciamanica di Elysia Crampton (SonarComplex – h.18.00) o dalla delicatezza della pioniera dei synth Suzanne Ciani (SonarDome – h.18.00).

 

Si inizia a fare sul serio. Il consiglio è di partire con DJ Shadow (SonarClub – h.22.30) per poi decidere a seconda dei gusti se rimanere a ballare con Jon Hopkins (SonarClub – h.23.35) o spostarsi per gustare quella perfetta miscela di soul, rap, pop e funk targata Anderson Paak and The Free National (SonarPub – h.23.30). Il dopo è quasi un must, con il susseguirsi di Moderat (SonarClub – h.01.00), Nicolas Jaar (SonarPub – h.01.45) e Soulwax (SonarClub – h.03.50), per poi tirare fino all’alba sulla techno di Nina Kraviz (SonarPub – h.05.05).

 

Il problema del sabato è che si parte già fortissimo prima che il sole tramonti: la sveglia la dà GAIKA (SonarHall – h.16.30), ma sono tappe obbligate sia Nosaj Thing + Daito Manabe (SonarHall – h:18.30) che Amnesia Scanner (SonarComplex – h.20.00). C’è forse giusto il tempo per rifiatare sulle note di Sohn (SonarHall – h.20.30) prima che la seconda notte abbia inizio.

 

Apre la disco di Cerrone (SonarClub – h.22.45), antipasto al live dei Justice (SonarClub – h.01.15). Bisognerebbe avere il dono dell’ubiquità – noi proveremo ad ottenerlo -, visto che in contemporanea ci sono i De La Soul (SonarPub – h.01.25); in ogni caso il finale è inequivocabilmente tutto da ballare con Vitalic (SonarPub – h.04.00) e il duo Daphni & Hunee (SonarLab – h.05.05) o l’alternativa Marco Carola (SonarClub – h.05.05).

Non fosse abbastanza, Barcellona offre una serie di altri eventi Sonar Week, per i quali è però necessario accreditarsi o acquistare a parte il biglietto. Pronti? Noi vi lasciamo la playlist ufficiale per esercitarvi nell’attesa.

 

Exit mobile version