Con una corda al collo Ian Curtis ci lasciò nel mese di maggio, anche se a morire di maggio ci vuole troppo coraggio. Per fortuna avevamo i due dischi dei Joy Division da riascoltare: dagli anni Ottanta fino agli impavidi Duemila le canzoni di Unknown Pleasures e Closer non hanno smesso di riderci dentro e ammiccare. Ingiusto scegliere dal paniere solo qualche canzone, ma in un mondo amaro che vive devoto al numero 10, e che alla canzone numero 11 non riuscirebbe a sopravvivere, tocca far così.
1. Warsaw
Tutti questi ammiccamenti al nazismo dei Joy Division non ci spaventano. Warsaw, singolo estratto dall’EP di esordio An Ideal for Living del 1978, narra le vicende di Rudolf Hess, uno dei più influenti uomini del Terzo Reich. Anche la copertina dell’EP richiama la gioventù hitleriana, e le Joy Division – divisione della gioia – erano una sezione speciale femminile nei campi di concentramento costrette a soddisfare sessualmente i carcerieri. Siete spaventati? Mettete il pezzo piuttosto.
2. Transmission
Qui scegliamo una versione live di questo pezzo del 1979 per rendervi partecipi di cosa significhi una performance di Ian Curtin sul palco. Uno dei singoli epocali dei Joy Division.
3. Disorder
La copertina la conoscete tutti, Unknown Pleasures è uno degli album più influenti della storia della musica – e se non credete a me ascoltatelo e andate con la mente al ’79. Parte subito forte, con Disorder. Le nostre menti sono disordinate, non troveranno mai pace.
4. She’s lost control
Ormai famosa come la trinità, She’s lost control non poteva mancare all’elenco. In realtà tutto il disco dei Joy Division andrebbe ascoltato senza pause. Ma questa è un’altra storia. Prima di questo pezzo ci sono Day of the Lords, Candidate, Insight e New Dawn Fades.
5. Shadowplay
Se c’è una cosa che consigliamo caldamente è affondare parallelamente dentro i testi di Ian Curtis. Scoprirete delle meraviglie. Davvero un peccato che certi parolieri e creatori di immagini se ne vadano così prematuramente.
6. Atrocity Exhibition
1980. Closer parte con una mostra delle atrocità, parzialmente ispirata a Ballard. “This is the way, step inside“.
7. Isolation
I Joy Division con quella voce di Ian Curtis riescono nel delitto perfetto di portarti altrove. Maggio a Macclesfield non è così luminoso come in Italia. La lunga invocazione di Isolation non perdona.
8. Heart and Soul
Cuore e anima, uno dei due brucerà. Scegliete voi quale.
9. Decades
Anche in questo caso non barate, ascoltatelo tutto Closer. Non vi occuperà troppo tempo. Il pezzo finale è Decades, che meraviglia.
10. Love will tears us apart
C’è davvero qualcosa di nuovo da dire su questa canzone?