Macklemore accusato di antisemitismo

Che andare in giro con i baffi alla Charlie Chaplin non fosse tra i comportamenti più convenevoli da tenere, lo si immaginava. Ma a quanto pare anche un naso e una barba finti possono essere fonte di una cascata di accuse di antisemitismo.
È successo l’altro giorno a Macklemore. Il rapper, in occasione dell’apertura del Seattle’s  Experience Music Project Museum, è salito sul palco a cantare Thrift Shop vestito con un costume che secondo i più rappresenta lo stereotipo ebreo.

Un, due , tre..tweet e via che parte la polemica. Tra i primi ad infuocare la timeline di Twitter, Seth Rogen.


Ora Macklemore sta cercando di difendersi in tutti i modi.

Ma Rogen ancora non gli crede.

“Non stavo cercando di rappresentare nessuna cultura” – scrive Macklemore – “lo stereotipo ebreo non mi è mai neanche passato per la testa. So che il costume potrebbe essere descritto come una caricatura ebrea, ma sono qua per dire che non è stata assolutamente mia intenzione. Amo gli esseri umani, amo l’originalità e mi capita di usare costumi diversi.”

 Noi confidiamo nella sua buona fede, anche se cantando Thrift shop forse un po’ se l’è cercata.

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