All’Officina degli esordi di Bari, è stato presentata la quattordicesima edizione del Locus Festival che si terrà a Locorotondo, in Valle d’Itria, dal 7 luglio all’11 agosto.
La rassegna musicale pugliese ha sempre avuto come punto cardinale la qualità degli artisti coinvolti, anche a scapito della notorietà, in una dinamica di scoperta di gemme ancora nascoste per il pubblico italiano. Ancora una volta le attese non vengono deluse, i nomi sono interessanti, intriganti e, in alcuni casi imperdibili.
Continuando a coltivare un’idea emersa nelle ultime edizioni del festival, anche quest’anno ai nomi di spicco del mondo del jazz e dell’elettronica a livello mondiale (sebbene in questo 2018 il timone punti decisamente verso il mondo british) si alternano degli artisti italiani più noti e pop, utili a creare quell’equilibrio tra la scoperta del nuovo artista da inserire nelle nostre playlist e quello invece le cui tracce occupano un paio di slot da un bel po’ di tempo. Quindi a Moses Sumney, Kamaal Williams e i GoGo Penguin, ecco aggiungersi i Baustelle e Cosmo. I nuovi annunci in cartellone sono quelli di Ghemon e Floating Points (alla sua seconda partecipazione al festival di Locorotondo, stavolta con un dj set di 3 ore). Come l’anno scorso, gli eventi avranno come location Piazza Moro, per quelli a ingresso libero, e la masseria Mavù, per quelli a pagamento. Tra gli artisti, un posto d’onore è stato dato al collettivo R+R = NOW capeggiato da Robert Glasper (alla sua terza esibizione per il festival) e Terrace Martyn (producer, tra gli altri, di Kendrick Lamar) in esclusiva nazionale.
Il pay off di questa edizione del Locus, Cultural Weaves, esprime bene l’apertura del festival a nuove forme d’arte e a una circolarità delle stesse, come ben espresso anche dal logo. Per questo, torna a ricoprire un ruolo importante durante i giorni della manifestazione, la rassegna Locus Focus, finalizzata ad ampliare il discorso musicale grazie a interviste che vedranno salire sui palchi artisti come Robert Glasper e Francesco Bianconi dei Baustelle (chiamato in causa in quanto scrittore della prefazione alla raccolta di poesie di Leonard Cohen) e critici musicali, tra cui spicca il nome di Simon Reynolds, autore tra l’altro del magnifico Retro Mania pubblicato da Minimum Fax. L’ultima novità è rappresentata dalla collaborazione con il collettivo Spine di Bari, cresciuto attorno all’amore per i fumetti e l’illustrazione, che ha curato una mostra a tema illustrazione e musica assieme a XL Comics e al collettivo di fumetti underground Super Amici. A loro è stato anche affidata la creazione del magnifico teaser dell’evento, in rotoscopio, prodotto da Michele Bernardi, da sempre immerso nell’ambiente musicale italiano.
Tutte le altre informazioni sulle date e sul festival sono sul sito dell’evento.