Numero 77 di Barton Street a Macclesfield: era qui che viveva Ian Curtis, leader dei Joy Division, morto prematuramente suicida. Da qualche mese la casa di Ian era stata messa in vendita per la cifra di 115 mila sterline, con viva protesta della fan-base, che aveva annunciato un progetto di crowdfunding per prelevare la casa e trasformarla in un museo. La campagna era finita su Indiegogo, ma non ha avuto grande riscontro di partecipazioni (e denaro).
Alla fine è stato un fan a comprare casa Curtis. Hadar Goldman è riuscito a spuntarla pagando esattamente 115 mila sterline, più 75.000 di commissioni. ”I Joy Division hanno lasciato un’eredità musicale che ha influenzato tantissime band attive oggi”, ha commentato Goldman, che annuncia di voler preservare la memoria storica del leader della band. ”La memoria dei Joy Division merita di entrare nel ventunesimo secolo perché sono una band seminale della storia della musica contemporanea”. L’intenzione sembra quella di trasformare il luogo di culto in un museo, anche se Bernard Sumner dei Joy Division ha recentemente mostrato perplessità all’idea di quella casa che diventa un museo. ‘‘Per me è un posto triste’‘.