Vi ricordate quando c’erano le Musicassette?
In quell’epoca oramai mitica, che spianò le porte alla pirateria musicale DIY grazie alla semplicità che si trovava nel copiare e registrare premendo semplicemente il tasto Rec sul radione, pochi erano gli album originali circolanti, a fronte di una enorme quantità di cassette Sony HF, TDK D, Agfa ecc. rigorosamente homemade.
Proprio in quell’epoca, parallelamente alla copia pedissequa di album interi, abitudine molto simile alla pirateria odierna che tutti conosciamo, si diffuse l’abitudine di costruirsi delle compilation personali che avevano il chiaro vantaggio di racchiudere in soli due lati, una buona varietà dei brani preferiti.
Nata per comodità, l’abitudine di far compilation finì per diventare uno specchio della cultura musicale del proprio artefice, una sorta di summa dei suoi ascolti. Insomma se nella cassetta di un tizio ci trovavi i Jesus and Mary Chain facilmente anche gli altri pezzi (per i canoni di questa webzine) sarebbero stati interessanti.
Ora, la digitalizzazione, prima, e la smaterializzazione, poi, della musica hanno trasformato la compilation in playlist ma il discorso è rimasto più o meno lo stesso.
E rimestare nella playlist dei brani preferiti di una persona, vale un po’ a rovistare nei suoi gusti e nelle sue influenze musicali.
Proprio partendo da questo concetto, l’etichetta indipendente inglese Late Night Tales, nel 2001 ha iniziato a chiedere a dj, producer e musicisti in generale di mettere su disco le proprie playlist remixate, come se stessero facendo un dj set per pochi intimi, di quelli, per intenderci, che si fanno quando la serata è finita e il pubblico se n’è andato e nel locale sono rimasti solo pochi intimi e conoscenti.
La cosa ha preso piede ed ha dato vita ad una fortunata serie di registrazioni nota prima come Another Late Night, poi semplicemente come Late Night Tales.
Mentre siamo ansiosi di mettere le mani sui gusti musicali del genio londinese, abbiamo deciso di ripercorrere un po’ la storia della serie.
Solo un avvertimento: aspettatevi proprio di tutto.
Zero 7 (2002)
Groove Armada (2002)
Jamiroquai (2003)
Four Tet (2004)
Flaming Lips (2005)
Air (2006)
Fatboy Slim (2007)
Nouvelle Vague (2007)
The Cinematic Orchestra (2010)
MGMT (2011)
Trentemøller (2011)
Royksöpp (2013)
Bonobo (2013)
Django Django (2014)