Il 2017 è stato un anno costellato da serie tv ugualmente valide che ci hanno tenuti incollati agli schermi per giorni interi. Questo perché le grandi produzioni, quelle disposte a investire fior di quattrini affinché il risultato sia impeccabile, hanno espanso il loro raggio d’azione, e le nazioni interessate oggi sono molte di più. Sarebbe impossibile ridurre tutto questo ad una scarna lista delle migliori serie in assoluto, per questo abbiamo deciso di concentrarci sulle serie tv crime.
La questione che abbiamo trovato più affascinante è proprio questa, notare come cambia la narrazione e il modus operandi delle diverse serie relativo alla loro provenienza. Perciò abbiamo stilato una breve lista di serie tv che hanno avviato il loro filone quest’anno facendo una cernita tra le migliori emesse dalle maggiori case di produzione.
USA
Mindhunter (ideata da Joe Penhall, distribuita da Netflix)
Ci troviamo all’interno del dipartimento di scienze comportamentali di Quantico, ma un nuovo metodo di studio e classificazione sta nascendo. Insieme agli agenti interessati noi seguiamo la crescita e lo sviluppo delle ricerche che si svolgono tra i “confessionali” dei carceri di massima sicurezza degli Stati Uniti. Coinvolgente, interessante ed appassionante: queste sono le caratteristiche che vi faranno rimanere incollati agli schermi e che vi racconteranno una storia vera riuscendo a rendergli giustizia.
Manhunt: Unabomber (ideata da Andrew Sodroski, Jim Clemente, Tony Gittelson, distribuita da Discvery Channel, Netflix)
Continua il nostro percorso come Profiler del dipartimento di scienze comportamentali dell’FBI. Questa volta però la prospettiva cambia drasticamente, spostandosi su un contenuto più mirato: la ricerca del terrorista soprannominato “Unabomber”. La serie narra le vicende che sono accadute durante la ricerca dell’allora sconosciuto Ted Kaczynski, partendo dai primi profili erroneo fino al processo. La serie si presenta come un viaggio mentale tra la psiche del arguto Profiler, privo però di esperienza sul campo, e la mente contorta, malata ma allo stesso tempo geniale di Unabomber.
CANADA
L’altra Grace (regia di Mary Harron, distribuito da CBC Television, Netflix)
Il crime questa volta torna indietro nel tempo fino al 1843, anno in cui una giovane cameriera di nome Grace Marks viene prima condannata a morte e poi al carcere a vita perché sospettata dell’omicidio di un governante e della sua cameriera ed amante. Il percorso delle protagonista viene intralciato dal carcere, dal manicomio e da vari colloqui appassionati e toccanti che Grace fa con il medico incaricato di stabilire se la donna è affetta da isteria. La serie funziona bene perché è la narrazione della vecchia storia di una donna che ha ancora tanto da raccontare.
GERMANIA
Dark (ideato da Baran bo Odar, Jantje Friese, distribuito da Netflix)
Questa serie vi farà disorientare e vi coinvolgerà in una dimensione spazio temporale da cui sarà difficile venirne fuori se non con l’aiuto dei personaggi e dei passaggi segreti che vi faranno scoprire. Costruita su religioni, credenze e miti, vi coinvolgerà tramite la curiosità e l’interesse che solo una serie così ben strutturata può suscitare.
Babylon Berlin (ideato da Henk Handloegten, Tom Tykwer, Achim von Borries, distribuito da Sky)
Questa volta facciamo un tuffo nella Berlino degli anni 20, più precisamente 29, ci troviamo quindi in una caotica città in pieno fermento. La politica, la sessualità, le droghe e gli sfarsi tengono in pugno la città in cui un detective di polizia cerca di farsi largo per risolvere un caso che si presenta come filone primario della serie. Il sostrato della vicenda è caratterizzato invece dal contesto che la costituisce, dai vicoli e dai locali notturni di una Babylon Berlin.
ITALIA
Suburra – la serie (ideato da Daniele Cesarano, Barbara Petronio, distribuito da Netflix)
Ed ecco il prodotto nostrano più riuscito dell’anno. In una Roma senza tempo si intrecciano le vicende di diverse case mafiose che soggiogano la città. Ma come di consueto, a starci in mezzo non è solo la mafia riconosciuta in quanto tale ma anche il Vaticano e le più alte sfere della politica. Questi diversi poli attrattivi quanto logoranti si intrecciano e si scontrano tra le strade della città eterna, mostrandone la bellezza e lo sfacelo che è capace di suscitare e produrre.
SPAGNA
La casa di carta (ideato da Alex Pina, distribuito da Netflix)
Nove ladri, un colpo grosso. Questa volta la nostra prospettiva è quella dei cattivi, i protagonisti della serie infatti fanno parte di una squadra reclutata per rapinare la Zecca spagnola. Ma ci troviamo al cospetto di cattivi gentili, che si pongono come regola quella di evitare spargimenti di sangue. La versione moderna e spagnola di Robin Hood vi terrà in una continua suspense costellata da colpi di scena.