Il film di Paolo Sorrentino è stato designato dalla Commissione di selezione per il film italiano da candidare all’Oscar istituita dall’Anica(Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali) su invito dell‘Academy of Motion Picture Arts and Sciences, riunita davanti a un notaio e composta da Nicola Borrelli (direttore generale cinema del ministero per i Beni e le Attività Culturali), Martina Capello (produttrice, presidente Agpc – Associazione giovani produttori cinematografici), Liliana Cavani (regista), Tilde Corsi (produttrice), Caterina D’Amico (preside Fondazione centro sperimentale di cinematografia), Piera Detassis (giornalista), Andrea Occhipinti (produttore e distributore) e Giulio Scarpati (attore).
La Grande Bellezza, favorito già alla vigilia, è stato preferito agli altri sei titoli italiani che erano in gara: Miele di Valeria Golino, Viva la Libertà di Roberto Andò, Razzabastarda di Alessandro Gassman, Salvo di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, Viaggio Sola di Maria Sole Tognazzi e Midway tra la vita e la morte di John Real.
Sorrentino da oggi è in Brasile dove porta La Grande Bellezza al Festival del Cinema di Rio de Janeiro, manifestazione che ha in cartellone pellicole da circa 60 nazioni. Tra 10 giorni, al suo ritorno in Italia si penserà alla promozione dell’opera per la corsa alla selezione di gennaio: intanto l’uscita in Gran Bretagna è stato un trionfo di critica e di pubblico e manca poco più di un mese alla distribuzione negli Stati Uniti, banco di prova decisivo.
E’ dai tempi de La bestia nel Cuore di Cristina Comencini che un’opera italiana non riceve la candidatura agli Oscar, era il 2006, mentre risale al 1999 l’ultimo Oscar ricevuto e in quel caso il trionfo fu de La Vita è Bella di Roberto Benigni.
La Grande Bellezza ha tutte le carte in regola per raggiungere la cinquina delle opere nominate, poi per l’Oscar è un’altra storia…un passo alla volta, non si sa mai.