La rielaborazione del concetto di jazz passa necessariamente da qui, dalle sue forme innovative e che seguono la contemporaneità. Ce ne dà una bella illustrazione questa nuova edizione del Jazz:Re:Found, ormai uno dei festival di punta di Torino da qualche anno. Da quando i confini fra i generi si sono assottigliati è lo spirito che si fa determinante. Credendo a una piccola leggenda, secondo cui l’unico modo per comprendere il jazz sia viverlo, questa settimana sarà determinante per trovarne le nuove connotazioni. Noi vi diamo alcune buone opzioni per continuare ad amarlo (e ricercarlo) in tutte le sue forme.
I say, play your own way. Don’t play what the public wants. You play what you want and let the public pick up on what you’re doing? even if it does take them fifteen, twenty years. (T. Monk)
A lezione dal maestro
Grandmaster Flash
Mercoledì 7 dicembre @Spazio Dora
Se la punta della Mole si potesse usare come puntina per i vinili sicuramente sarebbe sul deck di Joseph Saddler, il gran maestro dell’età dell’oro dell’hip hop strumentale, figura semi mitica utilizzata come spirito guida da Baz Luhrmann nella serie Netflix The Get Down. Certo, solo l’ultima attestazione di una carriera di un luminare contemporanei. Tutto questo fra Puma, Mc’s, collaborazioni e stravolgimenti costanti. Cutting, loops, scratching, tutto quello che c’era da inventare quando ancora nessuno pensava che potesse diventare un genere indipendente, l’ha fatto lui. Non ne avrete più, ma quando toglierà l’ultimo disco un po’ piangerete. Ed è solo il primo giorno. When lights disappear, Grandmaster Flash.
Wandering Highs
GoGo Penguin
Giovedì 8 dicembre @Cap10100
Oscillanti fra new jazz e musica elettronica, tutte le potenzialità delle sonorità dei GoGo Penguin sviluppate in Man Made Object, il terzo full lenght uscito quest’anno, sono più che un’assicurazione su ciò che ospiterà il Cap10100 ed è fra le serate più interessanti dell’intero festival. Ogni situazione e ogni strumento diventano una cassa armonica da esplorare per i tre musicisti di Manchester. E se tutto questo non bastasse dopo arriva MR. Scruff che dispenserà ulteriori consigli su quello che può essere l’anatomia del jazz contemporaneo.
Over the tune
Gilles Peterson
Venerdì 9 dicembre @Spazio Dora
Se pensi a Gilles Peterson, dj, producer e sperimentatore seriale, sai cosa aspettarti. Una miscela di afrobeats che si mescolano con territori solo idealmente lontani come la dancefloor inglese, salse jazz e overlogic per creare un tessuto dalle tinte imprevedibili e sempre pronte a sorprenderti. Ultima aggiunta a un cast già ricchissimo, non si può considerare per nulla un sostitutivo alla perdita dei De la Soul ma un vero e proprio colpaccio della produzione di Jazz:Re:Found. Non vi fidate? Basteranno pochi minuti per capirlo.
The legend
Tony Allen
Venerdì 9 dicembre @Cap10100
Tony Allen a.k.a la storia di uno strumento che si fa leggenda. Ha suonato con tutti, o forse tutti hanno sperato nella vita di poter seguire le sue ritmiche. Nato nel ritmo, cresciuto fino a diventare un’icona della batteria. Portatevi semplicemente un bloc notes e segnatevi tutto quello che fa.
Let your mind blowin
Clap Clap!, Dj Khalab, Abstract..
Semplicemente il meglio del made in Italiy in termini di good vibes a tinte di sperimentazione jazzy, cultura nera e sciamanica, elettronica e tutto quello che volete trovarci dentro.
Per info su date, biglietti, location e cosa recuperare per entrare nel mood Jazz:re:Found: