In Tempi interessanti #4 – Le uscite della settimana

Fer Franco - Ritos de Paso

Fer Franco - Ritos de Paso

Chiediamo scusa, questa settimana abbiamo tardato un po’, per varie ragioni (Sanremo su tutte), ma alcune cose che ci sono passate sotto mano le condividiamo ugualmente!

 

Helado Negro – Wish You Could be Here

Quando non si diverte a imitare Mac de Marco, al nostro piace sperimentare con la psichedelia e i suoni dell’Ecuador, sua patria ancestrale. Il nuovo disco, PHASOR, contiene entrambi gli estremi. Questo pezzo propende per la parte interessante del suo repertorio, una ballata inquieta alla Jai Paul, con delle percussioni filtrate e processate e un’atmosfera umbratile. Deep in the woods.

Henzo – Glisten

Nuovo album collaborativo per l’etichetta venezuelana TraTraTrax. No pare, sigue sigue 2 è un disco bello pesante, di cui questa Glisten rappresenta una chill out room, pur essendo una cumbia decostruita e azzoppata e distorta, un saliscendi tra mood festereccio e un fine serata esausto. Incubi dopo una serata alle giostre.

Litte Simz – SOS

In mezzo all’hardcore del suo nuovo, stupendo Drop7, scegliamo uno dei pezzi più goderecci. SOS è un 4/4 dritto dove i protagonisti, per una volta, sono i bonghi insieme a campionamenti vari. Uno strumentale inedito per la rapper britannica ma riuscitissimo, squisito.

Tei Shi – QQ

Artista e producer canadese ma di origini colombiane, Tei Shi sforna pezzoni dal 2013. QQ è un mix di reggaeton e breakup song talmente lascivo e faticoso (come certe rotture) da essere sorprendentemente vicina a un blues, boh, di Gary Moore. Paradossale, ma nemmeno troppo, visto che anche qui la chitarra è protagonista assoluta.

Fer Franco – Otras Voces

Rimanendo in terra sudamericana, passiamo al producer guatemalteco che ha tirato fuori un capolavoro di musica elettronica atmosferica, stile Magda (qui un paio di settimane fa) ma con più aria, più movimento. Otras Voces lavora su paddoni e voci processate (ha un che di Daniel Lopatin) appena infarinate di distorsione. Parte Stranger Things, prosegue MGMT, finisce a metà fra Arca e Oneohtrix Point Never. Una veduta del ‘700.

Olof Dreijer – Coral

Il partner in crime di Fever Ray torna da solista con un singolo che ha lo stesso effetto di una sparatoria con le bolle. Coral prende un arpeggio di synth dal sapore nordafricano (viene in mente Dijit) e lo mischia a una linea di basso che è gommapiuma. Qua e là voci campionate, qualche percussione che va e viene, un paesaggio sonoro sempre mutante, in limine fra oasi, mediterraneo e mare del nord. E’ lunga, ma ne vale la pena.

 

Per questa settimana è tutto! Qui sotto trovate la playlist, aggiornata (più o meno) ogni sette giorni!

 

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