Che fatica in queste due settimane. Dalla doppia uscita nello stesso giorno di Kendrick Lamar e Father John Misty, niente più (o quasi). Quel poco lo raccogliamo qui.
Blawan – Fires
Svolta (hyper)pop per uno dei producer più amati nel giro techno più dark. “Fires” è un pezzo quasi PC Music, che tenta di mantenere il senso di minaccia tipico delle produzioni dell’inglese, senza riuscirci troppo. Comunque, un tentativo di cambiamento.
Kaoru Inoue – Selva
Parlando di elettronica diciamo soft, questo pezzo è un’ode alla deep house da un lato, alle composizioni dense di atmosfere latineggianti e lussuriose di un Villalobos, dall’altro. Massima soddisfazione, con poco sforzo. Tra l’altro, il disco era già uscito nel 2013, ma solo in Giappone, patria del nostro.
Hesaitix – Subdermal
In questo continuum elettronico, qui siamo dalle parti di una house ricordata, o immaginata, le cui suggestioni lavorano a livello, appunto, sottocutaneo. Squarci di beat, stab di organo in lontananza, senza comunque perdere una spiccata corporeità. Musica ascoltata dal bagno di un club, immersi sott’acqua però.
Liars – Waltz Real Slow-Cover
I Liars coverizzano uno dei pezzi degli HTRK, prima trio poi duo australiano, un culto nel giro indie di metà anni zero. Questa versione di Waltz Real Slow è irriconoscibile dal dream pop originale: composta da chitarra acustica (quasi flamenca) e autotune, ne mantiene lo spirito lo-fi aggiornandolo a una realtà post-Runaway.
Slim0 – i’m not in love, i’m alive
Trio danese che esce per l’etichetta di ML Buch, cosa può andare storto? Nulla, o quasi, e infatti ci troviamo qui a commentare una filastrocca grunge che assomiglia tanto a qualche appunto poi buttato di una Kim Gordon particolarmente esausta e doom.
Cameron Winter – Nina + Field Of Cops
Chiudiamo con questo personaggio squisitamente Gen Z, che mischia con disinvoltura ballate di una sensibilità boomer (quella di Tom Waits, o dei Rolling Stones) con un assurdismo altrettanto boomer (quello di un Frank Zappa o un Captain Beefheart). Il pezzo sembra quasi scritto da Jason Pierce, e pure questo vorrà dire qualcosa.
Ed è tutto. Ci sentiamo fra due settimane! Intanto, mettete like alla playlist qua sotto. Abbracci!