Sedici lunghe ore in attesa: questa la sorte toccata agli ostaggi della caffetteria/cioccolateria Lindt di Sydney, in balia di un uomo armato (tal Man Haron Monis), a Martin Place. La vicenda si è conclusa da poco grazie all’intervento delle forze di polizia australiane: mentre seguiamo l’evoluzione di com’è andato il blitz (pare che i morti siano due, compreso il sequestratore folle), queste sedici ore sono state così lunghe per un mondo che impazzisce per la diretta. Intanto che il tempo passava sono nate vere e proprie comunità su Facebook, tweet di autore, selfie a Martin Place che pressappoco volevano dire: io ci sono.
Un ragazzo da Sydney ci avvisa in diretta:
Another day fundraising in #Sydney, just up from me is someone with a shot gun taking someone else hostage. #MartinsPlace #SydneyHostage
— #bringtheaction (@StevesCorner) December 14, 2014
Qualcun altro lamenta la copertura mediatica, proprio mentre le autorità avvisano i media di non rilasciare troppe informazioni come tattica:
#Sydney #Australia #terror #MartinPlace apparently there are bombs placed around the city, media is not concentrating on that info.
— Alexander D (@FIJIFLOWERS) December 15, 2014
Qualcuno lamenta il traffico:
Does anyone know if they’ve closed the bridge? #Sydney #lockdown #sydtraffic
— Donna Gow (@donnagow) December 15, 2014
Un sito di design australiano pubblica la vista di Sydney vuota dall’alto, mentre un altro invita a visitare l’Australia nonostante tutto. Qui lo scatto delle vie di Sydney vuote.
Panico per un sequestro a Gent, in Belgio:
Hostage taking in #Gent, Belgium
and another one in #Sydney,Australia ……
one cannot say that the #Islamists are "jobless" !!— Raja Chemayel (@RajaChemayel) December 15, 2014
Ma si risolve tutto presto a Gent, e i due casi non sono collegati. Comunque sia nasce l’hashtag #illridewithyou a supporto degli islamici moderati.
#illridewithyou is simply the most powerful hashtag I have ever seen on twitter.
— Jay (@Raxmiz) December 15, 2014
Intanto a Sydney qualcuno si scatta un selfie nei pressi del caffè Lindt, ed è subito impazzimento e assalto sul web.
Vere e proprie comunità e pagine facebook raccolgono fan degli ostaggi: Elly Chen è una delle prime fuggitive del pomeriggio a Sydney e ha già una sua comunità online. Pray for Marcia Mikhael (un altro degli ostaggi) sfonda addirittura i 1000 fan in poche ore.
Chissà quante cose ci siamo persi.