Hey Scenario tra fascinazioni dance e istinti malinconici

Hey Scenario nasce nel 2017 dalla collaborazione di tre veterani della scena musicale underground pescarese: Max Leggeri (Clap Rules), Michelangelo Del Conte (Vegetable Men, Sistema Informativo Massificato, Clap Rules, Claudio Filippini, Jester At Work) e Antonio Vitale (Jester At Work). La band farà il suo esordio ufficiale all’Indie Rocket Festival, dove si esibirà con ospite il pianista jazz Claudio Filippini.

 

I ragazzi commentano così la playlist che hanno preparato per l’occasione: “Hey Scenario non è un nome casuale…la sensazione in studio e sul palco è sempre la stessa: spingere l’ascoltatore in uno scenario per ogni canzone. Questa playlist rappresenta un po’ di questa schizofrenia, tristezza che si sente come ballare, violenza che termina con una carezza dolce. Provenivamo tutti da mondi diversi ma, come un atomo, la materia ordinaria che forma un elemento.”

PLAYLIST

Talking Heads – Burning Down the House. Questa era ed è un evergreen e ancora una fonte di ispirazione per noi. Un perfetto mix di melodia, beat e freschezza.

Childish Gambino – This Is America. Il fardello dell’essere neri e la follia americana qui rappresentano un messaggio forte con un forte impatto sonoro, difficile da ignorare.

Sparklehorse – King of Nails. L’oscurità e i suoni grezzi mescolati con la melodia qui rappresentano per noi un esempio perfetto di “litigio” nella musica.

 

LCD Soundsystem – Oh Baby. LCD è un riferimento perfetto per noi, siamo succubi dei synth di vecchia scuola e dell’atmosfera “ariosa”. Lo trovate in molti scenari della nostra produzione.

Scruscru – Horomi & Rikishi. Disco! Uno dei nostri più grandi desideri è far ballare la gente, lo spazio infinito che si può creare in una disco è uno degli atteggiamenti musicali più ricercati che ci piace includere in una canzone.

 

Hey Stranger – Session Victim. Questa canzone è il riferimento su come una melodia in difficoltà può essere mescolata con un ritmo ripetuto. Si può soffrire mentre si balla, ci piace questo contrasto. Ci ricorda anche la profonda connessione tra la musica soul e la moderna sintesi elettronica.

 

Europe Endless – Karftwerk. Ecco una pietra miliare di una visione futura del passato. Piena di suoni eterni che tutti sentiamo nel nostro DNA.

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