Grillo e la sigaretta elettronica

 

Creare ponti tra elementi apparentemente distanti può essere una pratica divertente, anche se rischiosa. Eppure, se delle cose hanno tanta diffusione, contemporaneamente, nello “spazio pubblico” un motivo potrebbe pure esserci.
Il dibattito politico, in questi giorni, è ovviamente concentrato sull’enorme successo del Movimento di Grillo e sulle ricadute sulla società italiana, sul futuro della politica e dei partiti. Tutti, chi più chi meno, dichiarano finiti i partiti tradizionali. Che tutti, chi più chi meno, identificano come una specie di male (radicale o necessario) della democrazia.
Io non lo so se i partiti fossero un male o meno. So solo che, a me, Grillo fa venire in mente la sigaretta elettronica.
Dici “che cazzo c’entra?” E un attimo.
Che cos’è la sigaretta elettronica? Ufficialmente, è un modo per smettere di fumare. Però, se ci pensi un attimo, ti accorgi che non è che con questa specie di narghile portatile smetti di fumare. La smetti di fumare le sigarette, che hai identificato come il male. Cioè, cazzo ragazzi, il fumo uccide. Non è che smetti di fumare tout court, perché anziché fumare catrame ti fai l’aerosol, contento tu. Non è che ti rendi autonomo dal fumo, non smetti di essere dipendente da qualcosa, sostituisci solo una dipendenza con un’altra. Non smetti neanche la dipendenza economica, perché quelli che le fabbricano mica so’ scemi, ti vendono le ricariche.
Che poi non è neanche proprio così. I modelli statistici del marketing  mostrano una strana tendenza: la maggior parte dei fumatori affianca le sigarette normali alle sigarette elettroniche, semplicemente moltiplicando le occasioni di consumo e – di fatto – operando una segmentazione del mercato del fumo. Insomma, uno stesso fumatore riduce il suo consumo di sigarette e fuma pure il suo aerosol.
Il fatto che la sigaretta elettronica venga proposta come presidio coadiuvante la lotta contro la dipendenza da nicotina è semplicemente utile a vendere il prodotto: ti suggerisco che puoi smettere, ma so che in una buona parte dei casi le due cose coesisteranno, nella consapevolezza che non c’è una differenza sostanziale tra le due. La differenza è solo di mercato.
Che c’entra con Grillo? Non lo so, ma a me fa pensare.
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