In sintesi è così, ma la storia è più controversa. I raid della polizia a Tbilisi in nightclub come Bassiani e Café Gallery, hanno animato un’enorme protesta nella capitale della Georgia, con una folla di persone pronta a ballare contro il governo che ha addirittura arrestato i due co-founder del club Bassiani. Non si tratta solo di una protesta di raver indignati, si scende in strada in qualità di cittadini preoccupati da un’onda anomala di eventi che ha messo in discussione libertà e indipendenza della club culture.
I raid della polizia sono infatti una risposta ad alcune morti per overdose di droga avvenute nelle scorse settimane a Tbilisi, secondo le autorità connesse al Bassiani e a una sorta di traffico illegale di droghe al suo interno. Ma il club georgiano non ci sta, e risponde alle accuse di polizia e governo proclamando la sua innocenza: nessuna delle tragiche morti è avvenuta all’interno del club, dove tutti sono perquisiti prima di entrare, tutto è frutto di una campagna dell’oltranzismo di destra che vuole screditare il club.
La critica è rivolta anche contro la politica di tolleranza zero del governo georgiano, che non risolverebbe la questione ma anzi ne accentuerebbe gli aspetti tragici. Gli arresti sono continuati in queste calde giornate, e sembrerebbe anche gli scontri tra polizia e manifestanti, che chiedono le dimissioni del primo ministro Giorgi Kvirikashvili.