Come si trasforma il nostro senso d’impotenza in azione politica?
Si può fare attivismo con l’arte?
Quali strumenti può offrire la cultura per parlare di migrazioni?
Sono queste le domande a cui proverà a rispondere Fuorirotta – piccolo festival che si svolgerà a Milano da Venerdì 27 a Domenica 29 negli ambienti di mare culturale urbano. Nato dalla mente di Giulia Moresco, Fuorirotta nasce con l’obiettivo di raccontare le migrazioni contemporanee, attraverso sguardi e linguaggi differenti: quelli dell’arte, della cultura e dell’attivismo.
Poco prima di buttare giù la prima bozza di programma ho trovato un post di un giornale in cui si diceva che i giovani di oggi sono apatici e narcisi, non come i giovani degli anni ’70. Da lì ci ho costruito la narrazione di un incontro in cui si parla solo di attivismo fatto da giovani attivi e competenti – queste le parole con cui Moresco ha descritto le sue intenzioni, frutto di un percorso accademico di stampo artistico e una passione per l’attivismo.
E di fatti sono tante le voci che saranno coinvolte in questa tre giorni di attività, unite nella costruzione di una visione del contemporaneo che le raccolga tutte, e che sia quindi inclusiva, contro gli stereotipi e i pregiudizi che si è convenzionalmente portati ad adottare.
Arte, cinema, musica… tutte racchiuse in un esplosivo calderone in cui venire coinvolti e contaminati, e a cui ognuno può portare il suo apporto.
Si inizia venerdì con un workshop di data visualization sui flussi migratori; per poi passare alla presentazione dell’antologia di recente pubblicazione per effequ. Future – le cui autrici dialogheranno con Carolina Capria, già nota nel web come L’ha scritto una femmina.
Si passa poi al sabato con un talk dall’emblematico nome Attivismo e Art-ivismo – Disobbedienza artistica e digitale, con Martina Cera, giovane attivista di riferimento su instagram per il suo impegno nella trattazione e divulgazione di questioni relative a immigrazione e diritti umani; Nicole Romanelli di Creative Fighters e Guerrilla SPAM.
Giornata di movimento vero e proprio invece quella di domenica, con i laboratori di danza per grandi e piccini curati dall’associazione LopLop. A chiudere la performance di Paolo Martino e Valentina Pacifici Vagabondo tra le stelle.
Tutte le info sugli incontri citati e la restante parte del programma: qui.