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Forêt – Forêt

La sorpresa arriva dal Canada e si chiama Forêt: nello specifico parliamo del duo composto da Émilie Lafores e Joseph Marchand, all’esordio con un album omonimo affascinante e dall’inaspettata varietà di suoni. Progetto praticamente sconosciuto dalle nostre parti, quello dei Forêt nasce dalla collaborazione dei due musicisti di Montreal con la poetessa Kim Doré, autrice di tutti i testi (rigorosamente in lingua francese), e prende vita in un multiforme incontro tra alt-rock, pop d’autore e schemi compositivi folk.

Sospeso tra i Blonde Redhead e il sapore retrò del pop francese, Forêt è un album difficilmente inquadrabile, che si arricchisce ad ogni ascolto di sfumature sempre nuove, tanto negli arrangiamenti quanto nell’incisività della voce di Émilie Lafores, al tempo stesso così cristallina e drammatica.

Inizio trainato dagli arpeggi di “Le sucres de mes larmes”, magistralmente intrecciati ad un cantato in grado di trasmettere tutta la sua tensione emotiva, Forêt si evolve nelle sue molteplici sfaccettature mostrandone sempre il lato migliore: incalzante nel suo impianto percussivo è, per esempio, “La cage” mentre “Corps maquillés” e “Je tombe avec la pluie” spaziano con eleganza nell’electropop più coinvolgente.

Il duo canadese sembra avere molte carte da giocare e il prosieguo dell’album non fa che confermare le prime ottime impressioni. “Le verbe amour” e “Après la guerre”, muovendosi nell’ampio spettro dell’alternative-pop, mettono sul piatto soluzioni sonore e di arrangiamento mai banali, capaci di esaltare l’intera struttura compositiva ed interpretativa, mentre la strumentale “À ceux qui ne sentent plus rien” traghetta l’ascolto verso le due tracce più complesse “Repose-toi bien (pour Thomas)” e “L’amour de marbre”, caratterizzate dai cambi di ritmo e da una più marcata spinta alla ricerca e alla sperimentazione.

Così, sull’eco crescente dei rumori che chiudono l’ultima traccia, ci si avvia verso l’uscita da quel mondo incantato e incantevole che i Forêt riescono a dipingere, con una maestria rara per un’opera prima, in poco più di mezz’ora di musica: innamoramento facile, l’album è anche in streaming su Bandcamp.

Tracklist:

  1. Le sucres de mes larmes
  2. La cage
  3. Corps maquillés
  4. Je tombe avec la pluie
  5. Le verbe amour
  6. Après la guerre
  7. À ceux qui ne sentent plus rien
  8. Repose-toi bien (pour Thomas)
  9. L’amour de marbre
Mario Esposito

Ama le parole ma studia economia, si ciba di lettere e note ma lavora con i numeri. In perenne lotta con se stesso, sta ancora cercando di capire cosa vuole dalla vita. Nel frattempo, impreca senza sosta e cerca di smerciare agli altri la musica sconosciuta di cui fa indigestione.

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Mario Esposito
Tags: foret

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