Father John Misty primeggia anche questa settimana con Depeche Mode e Mac DeMarco

L’arrivo di febbraio ci ha decisamente spiazzato con diversi inediti di grande qualità e ritorni inaspettati. Qui come al solito ne abbiamo selezionati cinque.

1) FATHER JOHN MISTY – BALLAD OF THE DYING MAN

Il protagonista della settimana è ancora il nostro amato Josh Tillman, che tra l’altro in questi ultimi sette giorni ha pubblicato un altro pezzo intitolato Two Wildly Different Perspectives, anch’esso estratto dal prossimo disco Pure Comedy (out il 7 aprile). Ballad of the dying man è sicuramente un altro capolavoro paragonabile alla title track contenuta nella nostra lista precedente, senza però un videoclip che faccia riflettere come per il primo singolo dell’album.

2) DEPECHE MODE – WHERE’S THE REVOLUTION

Finalmente tornano anche loro, e lo fanno con un brano di notevole fattura annunciando l’uscita del prossimo lavoro Spirit per il 17 marzo. Dave Gahan e compagni sembrano confermare il loro marchio synth pop/rock anche se con un testo stranamente politico, cosa non proprio solita per il trio britannico.

 

3) MAC DEMARCO – THIS OLD DOG

Restando in tema di grandi ritorni, Mac DeMarco ha annunciato l’uscita del suo prossimo disco This Old Dog per il 5 maggio, lasciandoci come anteprima non solo la title track in questione ma anche un secondo estratto chiamato My Old Man.

 

4) BOB DYLAN – I COULD HAVE TOLD YOU

Ogni tanto torna anche lui in lista, ma solo ogni qual volta ci sia una sua nuova uscita. Martedì scorso il cantautore statunitense ha dichiarato che il prossimo 31 marzo uscirà Triplicate, il suo primo album triplo in assoluto che contiene 30 nuove registrazioni di classici americani. I Could Have Told You è una delle tante cover di Frank Sinatra, come già successo l’anno scorso in Fallen Angels con All Or Nothing At All Melancholy Mood.

 

5) FUTURE ISLANDS – RAN

Un altro disco che come Pure comedy di Father John Misty uscirà il 7 aprile è The Far Field dei Future Islands, e Ran è il primo estratto da esso. Si tratta di un pezzo dal sound fresco e moderno, un’ottima combinazione tra synth, basso e chitarra che accompagna al meglio la voce acuta e pulita di Sam Herring.

 

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