Fare lo youtuber è una cosa seria

Quando Barnes-Lee e Cailliau ponevano le prime basi del world wide web a Ginevra, probabilmente, non avevano previsto che internet diventasse il nuovo asse attorno a cui il pianeta avrebbe iniziato a ruotare. Tanto meno avrebbero potuto prevedere l’invenzione di Facebook, e tutto quello che avrebbe significato, e, soprattutto, quella di YouTube. In un lampo internet ha messo in chiaro due cose: il mondo non è poi così grande se riesci a portarlo sul divano di casa tua e, quello stesso divano in cui convergono tutte le informazioni, può essere il palcoscenico delle star di domani. Il problema è che al mondo esistono miliardi di divani e, troppe, star incomprese. Come Facebook è la piazza dei nuovi filosofi, Youtube è quella dei nuovi Elvis, Troisi e Morandini. Essere youtuber è una cosa seria, perché a presentare i David di Donatello mica scelgono a caso. Questa lista serve anche a chiarire il terzo aspetto di internet: il tempo non è poi così prezioso come credevamo.

(Alert: da questo discorso sono esclusi quelli per cui Youtube è un mezzo di informazione seria e viene utilizzato di conseguenza. In questa lista ci sono molte omissioni, perché il mondo del tubo è troppo vasto per poterne esplorare tutti meandri e i vari Giuseppe Sapio, Muniz ecc.. li lasciamo ad Andrea Diprè.)

#1. Quello che parla di cose banali in maniera profonda. Al primo posto ci sono loro, i v-logger che sanno tutto dalla vita, dai sentimenti forti che trovano la poesia nelle cose quotidiane e cercano ossessivamente di tornare alle cose vere, per cui Facebook rovina la socialità, Instagram la vista e Spotify la musica. Genuini come buttare giù un Bacio Perugina senza scartarlo e, invece di svegliarsi col mal di pancia, reincarnarsi in Fabio Volo. Tutti belli e geniali, sono al top dei seguaci, perché la gente vuole i sentimenti, quelli veri.

[Per un po’ di colesterolo in più: Francesco Sole (199K Followers) ]

 

#2. Quello che vuole far ridere ma non ci riesce. Tua madre te l’ha sempre detto, dovresti fare cabaret, perché a non beccare i congiuntivi sei un maestro. Peccato che poi ci hanno creduto e si sono messi a farlo per davvero. Manco a dirlo sono pieni di visualizzazioni e commenti.

[Una risata vi seppellirà: Ipantellas (526k followers) – Leonardo Decarli (248k) – Micheal Righini (310k)]

 

 

#3. Il videogamer. Se gli hipster si sono presi Instagram, perché le copertine dell’ultimo Assassin’s Creed non vengono bene col filtro, YouTube ha riabilitato i gamer di ogni parte del mondo. Ci sono quelli fatti in maniera professionistica (con ore e ore sul rendering, grafica ecc..) magari pure utili e comprensibili. Ci sono, però, migliaia realizziati in maniera ironica (doppiando le voci dei personaggi o mostrando soltanto che ci si diverte a giocare con i videogames) che, salvo alcuni casi, rientrano nella categoria #2. Ne trovi tantissimi, i tutorial per trovare la Scheda Esp a Violapoli per svegliare Snorlax o anche quelli per superare l’ultimo livello di Doom 3, che per quanto lo guardi non ci riuscirai mai. La domanda vera non è tanto come ma, soprattutto, perché sottrarre tempo al gioco guardandosi video di gente che gioca.

[Gamerz for fun: FaviJ (806k followers) – HmattFreetime (36k) – PanPers (271)]

 

 

#4. La fashion blogger o la ragazzina piena di problemi. Da YouTube non si salva nessuno, però è vero che ti può salvare in molti casi. Ad esempio quando non sapete come uscire per andare alle scuole medie, cosa comprare in periodi di saldi o, ancora meglio, cosa fare per piacere al ragazzo di quinta b che proprio non vuole capire che siete la bimba della sua vita. Sono problemi duri da buttare giù, ma fra un tutorial su come stirare e uno su come aprire una bottiglia di vino senza cavatappi, c’è un esercito di ragazzine pronte a salvarvi.

[Toglietemi tutto ma non il make up: Vale9527 (20k followers) – Lavi1608 (24k) – Shiva Queen (27k)]

 

#5. Il recensore di film scadenti che li guarda e li trova scadenti. Non c’è nulla di meglio che diventare critici e venire apprezzati per quello che si dice. Internet, in generale, te ne dà la possibilità ma, al contempo, ti mette anche a rischio di prenderti offese da chi ama quella pellicola o quell’artista in particolare. Per evitare tutto questo basta fare recensioni di film assurdi e inguardabili, quelli che, solo dal titolo, non guarderesti mai. Dopotutto è una vita che aspettavamo di sentire la recensione di Albakiara, Sharknado o la biopic su ragazzine sovrappeso che si trasformano in super eroine. Video utili e divertenti, tanto per togliersi ogni dubbio sul fatto che non li guarderemo mai.

[B-movie is the way: Yotobi (648k followers) – Synergo (32k)]

 

#6. Quello che è contro tutti. La carta stampata è out, studiare è da accademici e il fatto che ci sia internet permette di poter dire qualsiasi cosa. Ma c’è chi fa di più. Non basta avere ragione o dare ragioni scientifiche alle proprie tesi, quello è troppo classico. Bisogna essere controcorrente, sempre. E, allora, se tutti vedono che il presentatore dei David di Donatello è indifendibile bisogna difenderlo, se tutti dicono che la Corea del Nord non lascia diritti umani bisogna dargli il premio nobel e così via. Probabile che realizzerà un video per dimostrare che il mestiere dello youtuber è davvero una cosa seria ed è artefice del cambiamento nella nostra cultura.

[Una critica vi seppellirà: Dellimellow (12k followers) – L’occhio sul tubo (4k)]

 

#7. Il musicista incompreso. Non necessita di nessuna descrizione questa categoria, ci sono da sempre, lasciateli suonare in pace, razzisti.

 

 

Per concludere, YouTube è bello, perché ci sono tutte queste realtà e ragazzi che sfondano con i propri divani. Il progresso passa anche da qua, c’è da sperare solo che al posto delle grotte dei neanderthal, fra mille anni, non troveranno i server di Youtube.

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