Eels, la musica è l’unica salvezza

Extreme Witchcraft è il quattordicesimo studio album degli Eels, uscito il 28 Gennaio per E Works Records/PIAS. L’album, a due anni dal precedente Earth To Dora (2020), riporta la band americana al garage rock e al blues psichedelico e, come già accadde per Souljacker, ritrova il suo jolly in John Parish (PJ Harvey, Giant Sand, Sparklehorse) dietro al mixer.

Vent’anni dopo Souljacker, Mr.E e “lo scienziato pazzo” John Parish rimettono in piedi il loro sodalizio artistico, in un lavoro a distanza tra Los Angeles e Bristol, per vedere che effetto faccia il rock dopo due anni di chiusura in casa. C’è voglia di divertirsi e si sente!

L’album suona accattivante, godibile e non ha certo la pretesa di mettersi in linea con i dischi che hanno reso celebre la band in più di venticinque anni di carriera. Mr. E gioca facile nella sua comfort zone, non osa granché, ma mantiene intatto il culto che lo accompagna da sempre. È un disco che piacerà ai fan più incalliti e forse meno a quelli occasionali.

Chitarre in prima linea, spesso ruvide ed acide in pieno stile garage-blues , si alternano a ballad più lisergiche e malinconiche, dividendo il disco in due anime apparentemente opposte, ma capaci di incontrarsi. Mr.E analizza la sua vita, i suoi fallimenti amorosi, il rapporto con i suoi genitori e suo figlio, il post divorzio, i traumi emotivi che da sempre porta dentro. Un’autoanalisi per lasciarsi quel che può alle spalle, guardando al futuro con disinvoltura e un po’ piu’ di speranza.

Canzoni semplici ma ad effetto, incisive nel sound come nella poetica, e in questo Mr. E è un vero asso.

Dal garage rock di Amateur Hour alla zeppeliana Good Night On Earth, dalla psichedelica Strawberries And Popcorn alle chitarre heavy-blues di Steam Engine, passando per la virata hip hop e gli urban beats alla Beck di Grandfather Clock Strikes Twelve, il garage funk di The Magic e il desert folk rock di Better Living Through Desperation. C’è poi la delicata melodia jazz pop di Stumbling Bee, il soul elegante e minimal della piano-song So Anyway, i richiami beatlesiani di What It Isn’t, l’electro ambient di I Know You’re Right e il pop di Learning While I Loose.

Con “Extreme Witchcraft”, l’eclettico e barbuto Mr.E torna finalmente al blues e al rock , per raccontarsi ancora una volta tra canzoni tristi e allegre, con quella brillante ironia poetica di chi ha trovato nella musica l’unica salvezza, la sola terapia contro il dolore.


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