Deafheaven – New Bermuda

In un mondo che urla e sbraita i Deafheaven sono un’occasione per rilassarsi, delegare qualcuno al posto nostro, prendersi una pausa con della buona musica e salutare ogni forma di convenzione sociale. Sunbather aveva qualcosa di originale nel suo mix letale di black metal e shoegaze, ci aveva in qualche modo entusiasmato, aveva spezzato qualche corda interna del nostro comune sentire. Stavolta New Bermuda si presenta con i suoi 5 pezzi deliranti, che hanno qualche segreto post-rock animato all’interno. Urla e inferno sopra disagi in stile Mogwai, cavalcate furiose e male di vivere (Brought to the Water è un ottimo inizio per condensare il tutto).

Inganna la leggera e breve dolcezza con cui inizia Come Back, perché è tutta una sfuriata dolorosa. La cosa divertente dei Deafheaven è che riescono a mescolare rabbia e dolore come nessuno mai. Abbiamo avuto a che fare con i partigiani della rabbia come i Rolling Stones, e i cantori crogiolanti del dolore come i Cure, ma raramente si è potuto sentire dentro una musica un qualcosa che riuscisse a sintetizzare due approcci filosofici alla vita così distanti. Sei arrabbiato? Puoi permetterti il lusso di mettere questo disco. Sei addolorato? Uguale. Le distorsioni sonore ti avvolgeranno tutto, e la voce accompagnerà la caduta.

Questo disco è meno cortese di Sunbather, e forse più violento. Anche quando ci lascia sognare con pezzi come Baby Blue, in cui le note si avvolgano lentamente su se stesse. L’esplosione della voce improvvisa è disadattata e malata, ma l’effetto è certo. Il grido disperato dice: perditi, rialzati, arrabbiati.

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