Dal teatro alle vette delle Alpi: Club to Club non spegne mai l’elettronica

Dal dancefloor del Lingotto alle poltrone rosse di velluto del Teatro Carignano, il Club To Club è la kermesse che non va mai in letargo. Dopo l’ennesimo successo di pubblico e critica raggiunto durante la diciottesima edizione del festival, si pensa già al futuro e ai protagonisti che si esibiranno il prossimo novembre a Torino, ma non prima di aver scaldato a sufficienza i motori. Il percorso che porta alla diciannovesima edizione è fatto di tappe che raggiungono e accontentano diverse fette di pubblico, come l’appuntamento del 26 marzo scorso dedicato alla Other People, l’etichetta newyorkese di Nicolas Jaar. Il Teatro Carignano è andato rapidamente sold out anche grazie all’annuncio che sarebbe stato proprio Nicolas Jaar il protagonista della serata, non di certo nuovo sui palchi torinesi, ma sempre amato dal pubblico sabaudo.

Prima di lui Pierre Bastien & Tomaga che riempiono il teatro di ritmi tribali che sembrano uscire direttamente dal centro della terra. I suoni veleggiano in ogni direzione, dalla platea fino a raggiungere palchi e balconata. Chiudendo gli occhi a un certo punto sembra quasi di poter sentire i cavalli al galoppo in mezzo a una foresta. Disclaimer: non si tratta di un’allucinazione, ma di una suggestione che vorremmo tenere per sempre nella nostra scatola dei ricordi. La magia di questo martedì sera non esaurisce qui, ma continua seguendo i virtuosismi di Patrick Higgins che, insieme alla sua chitarra, porta in scena uno show che necessita di attenzione, quella che molte persone a teatro nel 2019 hanno smesso di avere, inebetiti dietro gli schermi dei loro smartphone o intenti a fare salotto disturbando chi, invece, è venuto per scoprire nuove dimensioni sonore.

Spettatori indisciplinati a parte, la serata si conclude nel migliore dei modi con Nicolas Jaar accompagnato dalla percussionista italiana Valentina Magaletti, dalla sassofonista Mette Henriette e ancora da Johan Lindvall, Hamlet Nazaretyan e Ivane Mkirtichyan che suona il duduk, un antico strumento a fiato proveniente dall’Armenia. La cornice è splendida, un tripudio per gli occhi e per le orecchie. Dimenticate le tracce più famose di Jaar, qui lo spettacolo si fonda su suoni classici e primordiali, qualcosa di totalmente nuovo e inaspettato. C’è un passato da riscoprire attraverso la musica contemporanea, ce lo spiega Jaar mentre dirige con rigore estremo i battiti del nostro cuore. Ritmi e melodie eseguite al piano si attorcigliano tra di loro, fanno trasalire e affondare nelle poltrone rosse di velluto che ci hanno accolto tante volte durante le pièces teatrali. Con una compostezza quasi sabauda, Jaar e la sua formazione ci salutano senza bis, lasciandoci un gusto indefinito in bocca, qualcosa che siamo disposti ad assaggiare nuovamente.

Foto di Andrea Macchia

#C2CALPS

Dal Teatro Carignano passiamo rapidamente alla prima edizione di Club To Club Alps, l’evento che oggi, domenica 31 marzo, porta in alta quota grandi nomi dell’elettronica, per far ballare anche sulle piste da sci di Bardonecchia, in Val di Susa. Dalle 14 alle 17 si suonerà ai 1.551 metri del Pian del Sole e dalle 17 alle 22 ai 1.273 metri di Campo Smith. L’appuntamento ideale per chiudere in bellezza la stagione invernale.

I nomi dei protagonisti di questa giornata? Si parte con uno squadrone tutto al femminile, prima la dj francotunisina Deena Abdelwahed (alle 15), poi la belga-antillana Charlotte Adigery (alle 17) e infine l’americana emigrata a Berlino Laurel Halo. Insieme a loro si esibiranno anche il torinese Mana, il greco Bill Kouligas, l’inglese Pearson Sound e Floating Points che penserà a scaldare l’atmosfera durante l’ora dell’aperitivo, quando il sole è appena tramontato. L’evento è gratuito e il sole splende in questa domenica, volete non salire in montagna con questo programma?

 

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