Questo è il periodo dell’anno in cui in genere vi raccontiamo com’è andata al Club To Club, uno dei festival più all’avanguardia del paese che ogni anno riscalda Torino in autunno inoltrato. A meno che non siate stati in ritiro spirituale in un tempio buddhista negli ultimi mesi, non vi sorprenderà sapere che quest’anno C2C non ha potuto suonare nella sua forma classica, quella con il pubblico dal vivo, ma si è inventato lo stesso una formula nuova che potremmo sintetizzare così: l’esperienza in assenza. Tutto sotto il segno grafico di C0C, nome di questa edizione particolare.
Le performance inedite in spazi iconici della città di Torino trasmesse in diretta streaming hanno attirato un pubblico da una cinquantina di nazioni per le 72 ore totali degli eventi in programma lo scorso fine settimana (dal giovedì sera alla domenica). Ideatrice del progetto l’Associazione Culturale Xplosiva, che non ha voluto rinunciare al festival anche in questi tempi incerti, e alla fine è riuscita a vincere la sua scommessa. Quella di non arrendersi ma reinventare. Reinventare gli spazi, reinventare la città, e l’esperienza.
Non solo un’edizione dal forte potere simbolico quella di C0C, ma anche una bella scarica di musica che ci ha permesso di vedere le performance di nomi come Bienoise, Lorenzo Senni & Daniel Sansavini, Caterina Barbieri & Ruben Spini, Ninos Du Brasil. Un’edizione che è riuscita a portare avanti anche un discorso sull’arte d’avanguardia, con quel suo raccontare la forza dell’esperienza estetica in assenza, mescolando linguaggio visivo e musicale – come provano anche le composizioni originali per Suoni d’Artista a cura di Artetetra, e gli spazi reinventati di Porta Palazzo.
Eccola qui la città che torna protagonista anche nella sua distanza fisica, nella pausa che si è presa.
Così quella che avrebbe dovuto essere l’edizione numero venti del festival si è trasformata in qualcosa di simile a un esperimento, che ha coinvolto spazi fisici come le OGR, il Teatro Carignano e la Fondazione Accorsi-Ometto, che hanno ospitato performance e conversazioni di C0C. Proprio nelle scorse giornate di festival inoltre è stata pubblicata la traccia dei venti anni di storia del festival, To Be Banned From Rome di Bienoise, traccia che trovate qui, e che presenta la nuova etichetta discografica di C2C Festival. Insomma per i suoi vent’anni C2C ha scelto l’azzardo, e ha vinto.
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