Il 12, 13 e 14 marzo all’Hiroshima Mon Amour di Torino si svolgerà la fase finale del Premio Buscaglione, uno dei più importanti concorsi per cantautori emergenti che, ogni due anni, si pone come obiettivo quello di trovare la Next Big Thing della scena musicale italiana e di cui anche quest’anno siamo media partner.
Durante questa sesta edizione ancora un boom di iscrizioni, ma chi sono questi talenti emergenti arrivati in semifinale? Cosa suoneranno? Quali sono i loro sogni per il futuro? Lo abbiamo domandato direttamente a Nervi, N.A.I.P., Martiny, Malamore, Nòe e Osaka Flu, il secondo girone di semifinalisti che ci hanno portato all’interno dei loro mondi sonori.
Nervi
Come sei venuto a conoscenza del Premio Buscaglione e perché hai deciso di iscriverti?
Uno dei musicisti della band che suona con me dal vivo, Giulio, ha vinto un premio due anni fa con la sua band, La Notte. Oltre all’ottimo risultato, me ne ha parlato come un grande evento: ci sono pochi contest che vale la pena fare in Italia, questo è sicuramente tra i più importanti.
Se avessi una sfera di cristallo cosa vorresti vedere nel tuo futuro?
Qualche anno fa avrei voluto essere un protagonista, adesso ho più paura della solitudine, e ti direi che il mio sogno è far parte di qualcosa. Che sia qualcosa di bello, ma avere accanto qualcuno con cui condividere è sicuramente un sogno.
C’è un cantautore o una band del passato che secondo te è ancora attuale?
Molti più di uno. In Italia per me Tenco in quanto a scrittura è un autore senza tempo, o musicalmente Battisti è un punto di riferimento per tanti generi diversissimi e attuali. Sono solo i primi a venirmi in mente.
Qual è stata la prima cosa che hai pensato quando hai scoperto di essere arrivato in semifinale?
Non ho ricevuto una mail il giorno prima dell’annuncio, quindi credevo di non essere stato preso. Ho visto il nome su Facebook ed è stata una sorpresa positiva. Non me l’aspettavo, ma ci tenevo molto.
Quali sono le canzoni che porti in gara? Cosa raccontano e quale messaggio vorresti che arrivasse al pubblico con la tua musica?
Sono tutti brani inediti, dato che non ho fatto uscire ancora nulla. Sarà la prima data fuori Firenze per questo progetto e spero di trovare le stesse reazioni che ho avuto “in casa”. All’inizio ero tesissimo, soprattutto per i testi, invece ho trovato molte persone che hanno compreso la sincerità. Ecco, spero che il vestito elettronico, un po’ glam, non blocchi la sincerità espressiva.
Fred Buscaglione è il nume telare di questo concorso, nonché il protagonista della finale del premio, quando i 4 artisti ancora in gara saranno chiamati sul palco per riproporre un brano del cantautore torinese. Tu quale canzone sceglieresti e perché?
Sceglierei Che bella cosa sei. È un brano dal testo semplicissimo, musicalmente estremamente versatile. È una bella canzone, essenziale, senza virtuosismi stilistici o particolarità fuori dal comune. Mi affascina questa semplicità.
N.A.I.P.
Come sei venuto a conoscenza del Premio Buscaglione e perché hai deciso di iscriverti?
Tramite passaparola di amici. Non partecipo mai a contest o concorsi musicali, ma questa volta mi sembrava più interessante, quindi ho deciso di iscrivermi.
Se avessi una sfera di cristallo cosa vorresti vedere nel tuo futuro?
Smettere di lavorare oltre la musica.
C’è un cantautore o una band del passato che secondo te è ancora attuale?
Pensando ai cantautori è difficile trovarne qualcuno che non lo sia. Per sperimentazione musicale credo Battisti e Battiato rimangano quelli che ancora non sono stati raggiunti appieno dai tempi, per estro Dalla, per narrazione senza dubbio Fabrizio De Andrè. Riguardo le band direi che i Beatles saranno sempre attuali.
Qual è stata la prima cosa che hai pensato quando hai scoperto di essere arrivato in semifinale?
Uh!
Quali sono le canzoni che porti in gara? Cosa raccontano e quale messaggio vorresti che arrivasse al pubblico con la tua musica?
La scaletta la deciderò qualche giorno prima, sicuramente farò “Attenti al Loop”, brano che parla di dinamiche social e sociali che si riflettono sul nostro concetto di amore. Spero il pubblico rida all’inizio e pianga alla fine.
Fred Buscaglione è il nume telare di questo concorso, nonché il protagonista della finale del premio, quando i 4 artisti ancora in gara saranno chiamati sul palco per riproporre un brano del cantautore torinese. Tu quale canzone sceglieresti e perché?
Sceglierei “Criminalmente bella”, perché con la musica si va a periodi, e in questo periodo tra i tantissimi brani meravigliosi di Buscaglione sento più mio questo.
Martiny
Come sei venuto a conoscenza del Premio Buscaglione e perché hai deciso di iscriverti?
Non ricordo bene, forse qualche anno fa via Instagram credo. Da allora mi ha sempre affascinato come format, ritengo sia una delle cose più interessanti nel panorama dei concorsi sul territorio italiano. Inoltre mi ha sempre attirato tutto quello che ci gira intorno, le varie agenzie, un’occasione di incontrare persone interessanti dell’ambiente musicale italiano e di suonare in posti veramente fighi.
Se avessi una sfera di cristallo cosa vorresti vedere nel tuo futuro?
Sinceramente se dovessi dare uno sguardo al mio futuro vorrei vedermi vivere di musica.
C’è un cantautore o una band del passato che secondo te è ancora attuale?
Io ritengo che Lucio Dalla sia la cosa migliore che sia accaduta all’Italia negli ultimi 50 anni e anche per i prossimi 50. Ogni tanto mi fermo su alcune sue frasi che sembrano scritte ieri nel 2020 o addirittura più avanti. Basti pensare alla canzone Telefonami tra vent’anni dove descrive la dipendenza dai telefoni e dalla televisione.
Qual è stata la prima cosa che hai pensato quando hai scoperto di essere arrivato in semifinale?
Stupore sicuramente, non me lo aspettavo. C’erano così tanti artisti validi in gara che non mi sarei mai aspettato di essere chiamato a suonare a Torino.
Quali sono le canzoni che porti in gara? Cosa raccontano e quale messaggio vorresti che arrivasse al pubblico con la tua musica?
Sicuramente porterò Affittami, estratta dal mio album d’esordio Post Relax. Parla dell’essere emarginati dal gruppo, di essere outsider e di cercare il giusto compromesso tra autenticità e finzione. Credo sia una componente costante e sottovalutata nella mia generazione, la voglia di apparire e di mostrarsi cioè che non siamo per compiacere gli altri. Alla fine scrivo canzoni che parlano di me e di come vedo il mondo, con gli occhi di un ragazzo di 25 anni che ha ancora un sacco di sogni nel cassetto.
Fred Buscaglione è il nume telare di questo concorso, nonché il protagonista della finale del premio, quando i 4 artisti ancora in gara saranno chiamati sul palco per riproporre un brano del cantautore torinese. Tu quale canzone sceglieresti e perché?
Penso sceglierei Voglio scoprir L’America perché l’America per noi italiani è sempre stata vista come quel faro di speranza, per un motivo o per un altro. Se arrivi in America è la terra delle grandi opportunità ecc…ecc… Attualizzato oggi nel 2020 io interpreto l’America di Buscaglione come la voglia di realizzarsi e di raggiungere i propri obiettivi. Alla fine ognuno ha una sua America che vuole raggiungere, che sia il posto fisso, il matrimonio, la carriera.
Malamore
Come siete venuti a conoscenza del Premio Buscaglione e perché avete deciso di iscrivervi?
Lo conoscevamo da tempo perché ai contest delle edizioni passate hanno partecipato alcuni nostri colleghi/amici. Crediamo che il Premio Buscaglione sia un’opportunità di crescita non indifferente per le realtà emergenti italiane.
Se aveste una sfera di cristallo cosa vorreste vedere nel vostro futuro?
Anche se può sembrare scontato, quello che sogniamo da sempre è di portare la nostra musica ovunque. Nel nostro futuro vorremo vedere un bel po’ di concerti.
C’è un cantautore o una band del passato che secondo voi è ancora attuale?
Siamo molto appassionati di cantautorato italiano. Abbiamo chiamato il nostro progetto come la canzone di Enzo Carella – Malamore – perché crediamo sia molto attuale. Pensiamo che tutti i cantautori del passato, a modo loro, siano influenti ancora oggi, però dovendone scegliere uno fra tutti, di sicuro Lucio Battisti.
Qual è stata la prima cosa che avete pensato quando avete scoperto di essere arrivati in semifinale?
Andiamo a suonare all’Hiroshima!
Quali sono le canzoni che portate in gara? Cosa raccontano e quale messaggio vorreste che arrivasse al pubblico con la vostra musica?
Le canzoni da portare sono tre, ma, a oggi, siamo ancora indecisi sulla scelta, perché avremmo voglia di farle ascoltare tutte. Sicuramente in scaletta ci sarà Fotografia che è il singolo che ci ha permesso di arrivare alle semifinali. È una canzone che racconta la bellezza dell’amore, che porta a condividere le cose più semplici della vita quotidiana, come una giornata al mare. Speriamo che al pubblico arrivi la nostra energia, e noi ce la metteremo tutta.
Fred Buscaglione è il nume telare di questo concorso, nonché il protagonista della finale del premio, quando i 4 artisti ancora in gara saranno chiamati sul palco per riproporre un brano del cantautore torinese. Voi quale canzone scegliereste e perché?
Ci sono molte canzoni di Fred che amiamo. Tra queste abbiamo riarrangiato Guarda che luna, perché crediamo si sposi bene con il nostro sound. Ci auguriamo di arrivare in finale per farvela ascoltare.
Nòe
Come sei venuta a conoscenza del Premio Buscaglione e perché hai deciso di iscriverti?
Tramite una serie di cose, che mi portavano tutte al Premio Buscaglione. Pubblicità su Instagram, amici che ne parlavano e infine anche tramite i Yosh Whale, vincitori dell’ultima edizione. Li ho visti live e l’indomani sono andata a sbirciare la loro biografia scoprendo cosi il Premio. Una volta curiosato il regolamento non ci ho pensato due volte ad iscrivermi perché è uno dei pochi festival che premia con la cosa più bella che un musicista può desiderare, suonare!
Se avessi una sfera di cristallo cosa vorresti vedere nel tuo futuro?
Se avessi la sfera di cristallo non so se avrei il coraggio di vederla. Forse una sbirciatina per vedere chi vince il premio Buscaglione…
C’è un cantautore o una band del passato che secondo te è ancora attuale?
Considerando che la musica di oggi si rifà al mondo musicale del passato, ci sono un sacco di artisti che potrebbero essere attuali.
Ve lo immaginate Dalla che duetta con Calcutta in giro per Bologna? Oppure i CCCP che cantano “non fumo non lavoro non guardo la TV” con Gazzelle? Io, un po’, si.
Qual è stata la prima cosa che hai pensato quando hai scoperto di essere arrivata in semifinale?
Ho esultato come una pazza e ho chiamato subito i miei musicisti per condividere la bellissima notizia. Non vediamo l’ora di salire sul palco.
Quali sono le canzoni che porti in gara? Cosa raccontano e quale messaggio vorresti che arrivasse al pubblico con la tua musica?
Anticiperò il mio nuovo progetto che racconta tanto di me. Nell’ultimo anno ho lavorato su me stessa e voglio far arrivare l’energia che sento dentro e che mi spinge a scrivere canzoni. Inoltre spero di vedere la gente ballare, perché porterò un po’ della mia terra sul palco e si sa, in Sicilia la terra scotta sotto i piedi.
Fred Buscaglione è il nume telare di questo concorso, nonché il protagonista della finale del premio, quando i 4 artisti ancora in gara saranno chiamati sul palco per riproporre un brano del cantautore torinese. Tu quale canzone sceglieresti e perché?
Ho scelto “Il tango delle capinere”. Canzone scritta alla fine degli anni 20 da Bizio e Cherubini e interpretata da diversi artisti. Fred, a differenza degli altri, stravolge il brano togliendo le caratteristiche sonore del tango, che reputava ormai avessero stancato, facendo un pezzo molto più ironico. Verso la fine del brano si sente una vocina dire “ma che l’acca è” e io al primo ascolto ho riso troppo per il genio. Il testo invece parla in modo un po’ azzardato per quel periodo, delle prostitute, contrapponendole all’immagine bella e delicata delle capinere. Mi sono innamorata quindi di questi elementi e ho in mente anch’io di rivoluzionarla come ha fatto Fred, portandola però ai giorni nostri, sopratutto nel mio mondo. Spero davvero di arrivare in finale per poterla cantare sul palco del Buscaglione.
Osaka Flu
Come siete venuti a conoscenza del Premio Buscaglione e perché avete deciso di iscrivervi?
Da un po’ di tempo seguiamo il premio Buscaglione e gli artisti che partecipano. Siamo una band indipendente e squattrinata, ci autogestiamo e ci occupiamo di ogni aspetto della band: dalla comunicazione, al booking, fino alla composizione musicale . Partecipare ai concorsi ci permette di ottenere un po’ di visibilità e con un po’ di fortuna di vincere qualche premio.
Se aveste una sfera di cristallo cosa vorreste vedere nel vostro futuro?
Il nostro prossimo album. Il nostro obiettivo è creare canzoni più dirette e semplici da cantare con gli amici a squarciagola. Tra 10 anni ci vediamo esattamente come ora con qualche capello bianco in più ma sempre con lo strumento in mano. Non siamo disposti a cambiare quello che siamo, ne tantomeno disposti a modificare quello che vogliamo per fare i soldi. Come diceva Guccini: “vendere o no non passa fra i miei rischi, non comprate i miei dischi e sputatemi addosso”.
C’è un cantautore o una band del passato che secondo voi è ancora attuale?
Giorgio Gaber. Abbiamo fatto uscire da poco un disco di cover di 7 cantautori e band italiane dove all’interno c’è anche il brano “La Strana Famiglia” che da il nome all’album: è un pezzo che sembra scritto ieri. Ovviamente anche gli altri artisti che abbiamo scelto sono molto attuali, per citarne alcuni: Diaframma, Skiantos, Fabrizio De Andrè, Rino Gaetano.
Qual è stata la prima cosa che avete pensato quando avete scoperto di essere arrivati in semifinale?
Abbiamo bevuto una grappa barricata per festeggiare. Apparte gli scherzi, la prima cosa che abbiamo pensato è di sospendere i lavori per il nuovo disco previsto per la fine 2020 inizio 2021. Si sapeva che per la finale si doveva scegliere un brano di Fred e ci siamo messi subito a ripassare la discografia cercando un brano adatto a noi.
Quali sono le canzoni che portate in gara? Cosa raccontano e quale messaggio vorreste che arrivasse al pubblico con la vostra musica?
Manca più di un mese alla semifinale e siamo ancora indecisi: sicuramente porteremo Gina (la canzone per cui siamo stati scelti) e Mi Fa Schifo Lavorare, uno dei pezzi che dal vivo ci diverte di più. Nelle nostre canzoni parliamo di quello che ci fa girare i coglioni, di quello che ci garba, di quello che ci fa ridere, di quello che ci fa piangere cercando di non avere filtri. Speriamo di aiutare chi ci ascolta a vedere le cose da altre angolazioni, senza fermarsi a giudizi superficiali da bar dello sport, cosa che purtroppo accade sempre più spesso sui giornali, in televisione e in politica.
Fred Buscaglione è il nume telare di questo concorso, nonché il protagonista della finale del premio, quando i 4 artisti ancora in gara saranno chiamati sul palco per riproporre un brano del cantautore torinese. Voi quale canzone scegliereste e perché?
In realtà abbiamo già scelto, il brano sarà “Noi Duri”. Quando eravamo piccoli i nostri nonni ci dicevano sempre: “Madonna quanto siete duri” e quindi la scelta è stata dettata dal cuore.