Charlie Hebdo e il complotto dei Le Pen

E’ chiaramente tutto un complotto per far salire al potere la destra oltranzista di Le Pen, creare un circolo vizioso di paura e islamofobia nel mondo occidentale, e trovare una buona scusa per fare la guerra. Ora l’obiettivo sono i territori siriani, quelli che controllano a metà l’Isis, i curdi, Assad, l’esercito di liberazione siriano, e qualche passante a caso. Dopo i droni gli americani hanno una scusa per scendere in terra, grazie ai servizi segreti francesi è tutto fatto. Cristallino e lampante. Oppure lo Yemen: la Francia vuole attaccarlo. Chiaramente le destre oltranziste saliranno ovunque al potere in Europa grazie all’attacco a Charlie Hebdo, con buona fortuna di gente come Salvini. Si chiama strategia della tensione, e attizza l’animo del pasolinismo più disperato, o della voglia di farsi Nostradamus: del resto le terzine del profeta – guardacaso – francese trovano interpretazione solo dopo i fatti. E così pure la storia. Si chiama strategia della tensione, dicevamo, ed è quella che tradotta dice che siete così scemi da andare a votare in automatico dove vi indirizzano loro (si chiama anche riflesso condizionato, dove chi vota è un cane di Pavlov). È tutto calcolato: attentato a C. H., voti alle destre estreme, Marine Le Pen reintroduce la pena di morte in Francia, grazie ai microchip sottopelle che vi diranno cosa votare a un eventuale referendum.

Del resto Jean-Marie Le Pen ha dichiarato: ”Io non sono Charlie. E mi sento molto toccato dalla morte di dodici concittadini francesi di cui non voglio nemmeno sapere l’identità politica, nonostante la conosca bene: sono quei nemici del Front National che non molto tempo fa chiedevano lo scioglimento del nostro partito con una petizione.” Tutto si trova: non fidatevi degli editoriali della stampa ufficiale (e mainstream!), cercate bene le sfumature, usate la vostra testa: esistono persino fotografie che testimoniano come la balistica della pallottola che ha colpito il poliziotto a terra il 7 Gennaio scorso sia all’origine del grande fake (chiaramente il fotogramma estratto dal video è stato concepito da persone troppo distratte, ignoravano che ve ne sareste accorti).

E poi c’è la storia delle carte d’identità. Chiara e lampante la mano invisibile dei servizi segreti francesi: è tutto orchestrato così bene che vi fanno anche capire quanto tutto sia un complotto, chiedendo ai fake terroristi di abbandonare una carta d’identità in auto perché sia chiara la strategia della tensione. Giocano a viso scoperto. ”Lasciate le carte d’identità in auto”, hanno chiesto a gran voce. ”Ma poi capiranno tutto, capiranno che è un gran complotto”, aveva ribattuto qualcuno. Un piano eccezionale, dove la frenesia è cresciuta anche grazie al romanzo di Michel Houellebecq, commissionato dal Front National come la Chiesa commissionò il purgatorio a Dante a suo tempo. Romanzo uscito nelle librerie francesi, putacaso, proprio la mattina del 7 Gennaio, giorno dell’attacco all’Hebdo. ”Devono avere paura dell’Islam” è lo slogan della strategia dei servizi segreti mondiali in combutta. Ora si può andare in pace in Siria, nello Yemen, e fa niente se si sono sacrificati 12 uomini francesi che in fondo stavano un po’ sul cazzo a tutti. Del resto quelli di Hebdo nel 2002 avevano difeso Oriana Fallaci. E tutte le minacce ricevute nell’ultimo decennio dal giornale e dal direttore erano solo parte del Grande Disegno dell’Occulta Massoneria che è così chiaro a tutti voi che non capiamo come diavolo fate ad alzarvi la mattina mantenendo una fiducia nell’umanità in cui vivete, continuando a comprare i prodotti che vi vendono col dubbio infinito del controllo quotidiano, fidandovi dei medici da cui continuate ad andare che a sorpresa potrebbero impiantarvi microchip sottopelle.

Adesso voterete le destre estreme, ve l’hanno detto loro. La prossima volta che siete così informati magari fate una telefonata, non si sa mai.

 

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