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Calexico – Edge Of The Sun

La sabbia del deserto di Sonora portata dal vento sull’oceano Pacifico che bagna le coste californiane.

Il loro nome lo ha detto forte e chiaro per quasi un ventennio: l’intento programmatico dei Calexico è sempre stato quello di conciliare generi musicali apparentementi distanti, radicati in aree geografiche che in comune non hanno nulla se non le frontiere.

Dopo aver coniugato gli stilemi del post-rock con un attitudine sostanzialmente tex-mex, i Calexico approdano al nono disco registrato in studio con una consapevolezza del tutto nuova, prediligendo un approccio al songwriting decisamente più canonico rispetto ai dischi precedenti.

Se il precedente (e ottimo) Algieris, pubblicato del 2012 per l’ANTI Records, suonava come un disco transitorio, in cui la formazione di Tucson cominciava a far spazio a sonorità marcatamente pop, Edge of The Sun (anch’esso pubblicato per l’ANTI Records) risulta essere un vero e proprio disco di svolta: il tex-mex e le suggestioni cinematografiche vengono sostanzialmente accantonate (Coyocan e Cumbia de Donde, le uniche canzoni ispirate da questo retaggio, sembrano essere state inserite solo per non fare un torto agli aficionados di vecchia data) in favore di una scrittura più matura e orientata verso un eclettico indie folk.

Ruolo fondamentale hanno sicuramente giocato le collaborazioni, come Sam Beam (also known as Iron & Wine, col quale i Calexico avevano già lavorato nel 2005, registrando lo splendido ep In The Reins) e Ben Bridwell dei Band Of Horses, che hanno contribuito ad impreziosire un lavoro che già di per sé viaggia a livelli elevatissimi. Gli episodi più riusciti, sono sicuramente rappresentati dai brani in cui le atmosfere sono pregne un romanticismo mai banale (vero marchio di fabbrica dei Calexico), come Falling From The Sky, Miles From The Sea e Woodshed Waltz, fino al gioioso uptempo di Beneath The City Dreams.

I Calexico sono esattamente dove li avevamo lasciati: con gli strumenti inforcati sul ciglio di una strada polverosa, aspettando di illuminarci l’estate che incombe.

Luca Ciaramella

Sono nato a Napoli nell'anno in cui Kurt Cobain si è sparato un colpo di fucile in faccia. Passo le giornate leggendo libri, ascoltando dischi e guardando serie tv. Nel tempo libero, studio Medicina e Chirurgia alla Seconda Università di Napoli.

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Luca Ciaramella

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