“La forza del nostro reportage è il fatto che siamo stati dentro gli avvenimenti”.
Essere dentro gli avvenimenti purtroppo vuol dire anche rischiare di morire da un momento all’altro.
«Una granata è caduta su un edificio, quando stavamo intervistando i manifestanti pro-Assad», ha raccontato un fotografo testimone dell’accaduto «allora siamo saliti sul tetto, ho visto un morto e ho iniziato a fotografarlo. Altri giornalisti invece sono scesi a vedere cosa accadeva (in strada). Quelli che sono andati fuori dall’edificio hanno ricevuto in pieno una granata. Scendendo, ho visto Gilles che giaceva in una pozza di sangue». Secondo altre testimonianze durante le esplosioni Gilles ha cercato di proteggere una donna siriana facendole scudo col proprio corpo: morendo insomma avrebbe salvato la vita di un’altra persona. Qui sotto potete trovare il reportage di Jacquier sulla rivoluzione tunisina.