Negli ultimi mesi ci siamo chiesti spesso cosa sia veramente essenziale e cosa abbia il diritto di riempire le nostre giornate in momenti in cui preservare la salute e la vita di tutti è nettamente più importante di bere un caffè al bar o di un aperitivo con gli amici. Rispetto a marzo, quando in Italia è scattato il primo lockdown per contenere la diffusione del COVID-19, sono stati diversi i cambiamenti introdotti e oggi tra i “beni di prima necessità” ci sono anche i libri. Per questo motivo, a partire dal 6 novembre scorso anche nelle regioni dichiarate “zone rosse” (Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta e Calabria), le librerie rimangono aperte.
La vendita diretta, però, non è l’unico modo per mettere in contatto le librerie con vecchi e nuovi lettori che hanno riscoperto il piacere della lettura durante il corso del 2020. Se negli Stati Uniti e nel Regno Unito la vetrina digitale delle librerie si chiama Bookshop, dal 27 agosto in Italia c’è Bookdealer. Queste piattaforme sono nate per contrastare Amazon e per ridare forma al libro non solo come oggetto fisico, ma soprattutto come veicolo di conoscenza. Bookdealer è l’e-commerce che riunisce per la prima volta sotto lo stesso tetto virtuale tutte le librerie indipendenti italiane aderenti al servizio. Un sito facile e intuitivo per i lettori che, dopo aver selezionato il negozio in cu effettuare l’acquisto, possono scegliere tra due modalità di recapito: consegna a domicilio o spedizione con corriere. L’intero importo va direttamente alla libreria, senza percentuali destinate a terze parti.
Con Bookdealer è semplice sia fare un salto nella libreria di quartiere sia visitare nuovi negozi a centinaia di chilometri di distanza, rimanendo sempre seduti comodamente sul divano. Sul sito è presente una mappa interattiva che permette di visualizzare dove si trovano i punti vendita e quale tipo di servizio offrono. Inoltre per navigare alla ricerca del titolo perfetto basta esplorare le sezioni dedicate alle novità, ai titoli più venduti e a quelli più recensiti dagli altri utenti. E se queste possibilità non dovessero ancora bastare, è possibile ricevere consigli direttamente dai librai.
Nato dall’idea di Leonardo Taiuti, editore della casa editrice fiorentina Black Coffee e di Mattia Garavaglia, libraio della Libreria del Golem di Torino, Bookdealer si presenta non solo come un e-commerce, ma soprattutto come uno spazio dove tutti gli attori (editori, librai e lettori) tornano finalmente a interpretare i propri ruoli originari. Ora che in molte regioni gli spostamenti sono sconsigliati se non per ragioni necessarie, questo sistema aiuta ancora più concretamente la filiera del libro. Per entrare nel vivo della questione abbiamo chiesto l’opinione di Mattia Garavaglia.
Quanto è importante Bookdealer durante questo secondo lockdown nell’aiutare la rete delle librerie indipendenti?
Tanto. Il primo giorno in cui il Piemonte è diventato zona rossa nel mio negozio sono entrate tre persone. Se in questo momento non ci fosse Bookdealer non sarebbe sostenibile tenere aperto a queste condizioni. Non sono sicuro che il motivo per cui è stato deciso di lasciarci aperti sia perché le librerie sono considerate le farmacie dell’anima, ma per il fatto che in questo modo possono decidere di non sostenerci.
Con Bookdealer, però, ora rispetto al primo lockdown abbiamo lo strumento adatto per organizzarci senza ricorrere all’improvvisazione, correndo alle poste o ricevendo richieste di consegna ovunque, sui social, via mail o al telefono. Questo sito non deve essere considerato come un’alternativa ad Amazon, ma come uno strumento per intercettare il lato umano della nostra professione anche a distanza. Da una parte è un servizio che permette di consegnare i libri in tutta sicurezza ai clienti e dall’altra pone l’accento sulla figura del libraio che non può essere sostituita da un computer.
La piattaforma è partita a fine agosto con 120 librerie aderenti e oggi, in poco più di due mesi il numero degli iscritti supera i 500. Sicuramente in questo periodo, a fronte delle chiusure totali o parziali, il numero crescerà ancora.
Il successo di questa idea non è solo quello di essere una sorta di rivincita sul sistema Amazon, ma aiuta anche in modo intelligente a connettere librai, editori e lettori. Tra i progetti più interessanti ci sono le campagne di pre-order sviluppate all’interno di Bookdealer dagli editori indipendenti. Si tratta di un mezzo alternativo, o meglio aggiuntivo, per annunciare le novità editoriali, che porta i lettori ad approfondire in anticipo le trame dei libri e a incuriosirli attraverso gadget e premi a tempo. È chiaro che in questa maniera un libro così concepito diventi un’esperienza unica, difficilmente dimenticabile nel mare magnum di uscite editoriali.
Per esempio i primi 100 lettori che hanno pre-ordinato Ragazza, donna, altro di Bernardine Evaristo (esce oggi 11 novembre per SUR) si sono aggiudicati una shopper con una citazione del libro, mentre i primi 35 che hanno deciso di giocare d’anticipo sull’acquisto della graphic novel Mia madre di Li Kunwu (disponibile sempre da oggi per add editore) hanno vinto una tavola tratta dal libro.
I prossimi libri che è possibile pre-ordinare sono:
– Leggende groenlandesi (Iperborea) + frontespizio personalizzato dall’illustratrice Federica Bordoni (per i primi 20 lettori) – In libreria dal 18/11
– I re della truffa di Sara Paretsky (Minimum Fax) + shopper numerata e un preprint di Chris Offut (per i primi 25 lettori) – In libreria dal 26/11
– Naviga le tue stelle di Jasmyn Ward (NN Editore) + il taccuino delle stelle 2021 – In libreria dal 26/11