Archivio Sonoro Futuro | I nuovi suoni della settimana

Nuovo capitolo di Archivio Sonoro Futuro che si concentra su tre linee differenti questa settimana: il percorso urban di Zeroh, i suoni esplosivi di Pottery e Squid e infine la personale visione di cantautorato di Marla Hansen e Ian William Craig.


Pottery

Il Canada è un Paese con una linfa vitale incredibile e questo si rispecchia nella sua scena musicale florida, variegata e che sforna giovanissimi talenti. Nel 2019, i Pottery pubblicano un primo EP che cattura subito l’attenzione. Il quintetto (Tom Gould, Paul Jacobs, Jacob Shepansky, Peter Baylis and Austin Boylan) pubblicherà domani il suo album di debutto intitolato Bobby’s Motel e uscirà ufficialmente per Partisan. Sonorità che si basano su ritmi veloci, linee ruvide che spesso incontrano un approccio melodico e in altri casi esplosioni che virano su un tessuto più rumoristico. Chiari riferimenti agli anni ’60 e ’90 ma con un tocco moderno.


Zeroh

Leaving Records è una delle etichette più interessanti degli ultimi anni e che punta molto sulle giovani leve, soprattutto in campo elettronico e urban. La nuova scoperta si chiama Zeroh che è un producer e rapper di Los Angeles, noto anche come parte del duo Holy Smoke e che ha collaborato con artisti come Daedelus, Mndsgn, Ras G e Busdriver. BLQLYTE è l’album di debutto che uscirà ufficialmente il 24 Aprile. La voce imponente e profonda si fonde con sonorità delicate, prevalentemente minimali con riferimenti jazz e un’elettronica tesa che esalta la scrittura.


Marla Hansen

Marla Hansen è una violinista e cantautrice di Berlino, nota anche per essere membro del quartetto d’archi Osso e per le sue collaborazioni con artisti come Jens Lekman, Sufjan Stevens, DM Stith e The National. Dust è il suo primo full-length da solista ed è composto da 8 tracce che mettono in evidenza la sua avvolgente vocalità e la complessità delle trame folk che riescono a richiamare atmosfere evocative, lasciando da parte la totale sobrietà senza però scadere nel barocchismo. Un equilibrio che esalta il racconto.

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Ian William Craig

Ian William Craig fa parte di quel movimento underground della scena canadese di cui parlavamo prima. Sulla scena da quasi un decennio, l’anno scorso ha pubblicato il suo primo album col progetto collaborativo Minor Pieces. Red Sun Trough Smoke è il suo ultimo lavoro solista che è uscito per l’etichetta 130701. La sua voce non è solo di una delicatezza da brividi ma diventa anche lo strumento aggiunto che si scioglie nell’etereo flusso della sua musica. Vibrazioni ambient, richiami neoclassici, la fragilità del tessuto folk: un concentrato di eleganza emotiva.

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Squid

Concludiamo con l’ultima firma di Warp Records. Gli Squid sono una band britannica che hanno già una consistente attività live alle spalle. Il loro suono riprende le linee del post-punk seminale con una efficace spigolosità ma anche una evidente voglia di uscire fuori da certi margini e regole. E questo lo si ritrovo nel nuovo singolo Sludge.

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