Siamo inondati di aggiornamenti e news sulla drammatica situazione attuale e la bellezza di alcune release viene ingiustamente offuscata. Archivio Sonoro Futuro nasce con l’intento di dare spazio a nuovi brani e album di artisti e band che cercano di navigare differenti percorsi rispetto a quello che siamo abituati a sentire, con un focus sui debutti e sui mondi e visioni “sconosciuti”. In questo primo episodio passiamo dal cantautorato raffinato di Dana Gavansky e The Saxophones, ai ritmi tribali degli Onipa e le trame urbane di Zebra Katz. Celebriamo anche il Piano Day (28 Marzo) con la presentazione di un nuovo brano di Isobel Waller-Bridge.
Dana Gavansky
Dana Gavansky è una cantautrice canadese che l’anno scorso aveva già impressionato con il suo singolo di esordio prodotto da Mike Lindsay (Tunng, LUMP). Yesterday Is Gone è il suo album di debutto e uscirà domani per Full Time Hobby. Una voce avvolgente e delicata, una scrittura intensa che riescono ad acquisire efficacia con dei suoni non barocchi ma comunque complessi. I testi si concentrano sul racconto del processo di apprendimento legato a comunicare cosa si prova in un certo momento e riuscire a lasciarsi il passato alle spalle. I riferimenti più immediati sono quelli a Weyes Blood e Sharon Van Etten ma sarebbe riduttivo perchè questa artista ha già una forte personalità.
Ascolta qui Yesterday Is Gone
Onipa
Onipa è un progetto che riassume alla perfezione l’idea moderna e futura della musica. La commistione di generi, “bruciare” gli schemi è quello che porta a realizzare produzioni interessanti. Noti anche per il loro live show molto divertenti, la formazione comprende KOG, Tom Excell , Dwayne Kilvington (Wonky Logic) e Finn Booth (Nubiyan Twist). Di base a Londra, la loro musica è un percorso dal paese di origine, il Ghana, fino alla Gran Bretagna: musica tradizionale africana si miscela con ritmi elettronici, afrobeat, linee jazz e riferimenti hip-hop. Un incrocio di generi perfettamente riuscito che si riversa nell’album di debutto We No Be Machine, uscito qualche settimana fa via !K7.
Ascolta qui We No Be Machine
Zebra Katz
La cultura queer continua a espandere il proprio spazio anche nella musica. L’ultimo arrivato è Zebra Katz, il progetto dell’artista multidisciplinare, producer e rapper americano Ojay Morgan. Il rap è il linguaggio che utilizza ma le sonorità che avvolgono il suo racconto hanno vibrazioni industrial e rumoristiche; un umore oscuro che vira su trame elettroniche sperimentale per descrivere la sua visione delle minoranze nell’era moderna. Less is Moor è l’album di debutto ispirato da artisti come Little Richard, Nina Simone, James Baldwin e Grace Jones e vede il contributo di altri attori contemporanei come Shygirl (voce), Sega Bodega e Torus (coproduzioni).
Ascolta qui Less is Moor
The Saxophones
I Saxophones sono probabilmente fra i gruppi più sottovalutati, considerando la scena attuale. Il duo marito-moglie, proveniente da Oakland e composto da Alexi Erenkov (voce, chitarra, sassofono e flauto) e Alison Alderdice (voce e percussioni), aveva già dimstrato il suo talento col debutto del 2018 Songs of The Saxophones. A metà marzo, sono tornati con il loro secondo lavoro Eternity Bay che vede la collaborazione di Richard Laws (basso, synth e vibrafono) e che sottolinea il flusso etereo e raffinato della loro musica. La capacità di raccontare storie e lo stato d’animo interiore con arrangiamenti costruiti nel minimo dettaglio; si possono scoprire sfumature nuove dopo ogni ascolto. La voce di Alexi Erenkov non è mai invadente e ha una profondità e un tocco paragonabile a quello dei crooner più potenti.
Ascolta qui Eternity Bay
Isobel Waller-Bridge
Concludiamo questo primo episodio con una pianista per ricordare il Piano Day (creato da Nils Frahm) che quest’anno sarà celebrato il 28 Marzo. Isobel Waller-Bridge è una compositrice e musicista britannica, e sorella della più celebre attrice Phoebe Waller-Bridge. Ha recentemente firmato con la Mercury KX, etichetta che sta costruendo una squadra di artisti davvero notevole (Keaton Henson e Ólafur Arnalds per fare due nomi). September è il suo ultimo brano che fa parte della compilation FLOW, uscita per la label britannica e che racchiude tracce di artisti come Sophie Hutchings, una rara rielaborazione a cura di Nils Frahm di un brano di Ólafur Arnalds, e il giovane talento tedesco Josin.