Sabato scorso al PummaRock Festival di Sant’Antonio Abate (NA) sono arrivati gli Afterhours, che quest’anno sono in giro da mesi per presentare il live che fa rivivere un vecchio classico della discografia di Agnelli e Co: Hai paura del buio? Come per le altre date del tour gli Afterhours hanno suonato dal vivo l’intero album, traccia per traccia. In apertura di serata Giorgio Canali ha saputo riscaldare il pubblico con la sua chitarra arrabbiata, e poi è finito sul palco insieme ai ”milanesi che ammazzano il sabato” nell’encore (tra chitarra e armonica).
Un live che ha saputo regalare emozioni, diviso in tre parti, scandito dai momenti in cui ci si è lasciati andare ai ricordi di un album che – volente o nolente – ha fatto la storia del rock italiano, per passare a un intramezzo dove gli Afterhours hanno presentato (e sintetizzato) il loro ultimo disco (sperimentale, disarmate, che si attacca sottopelle) Padania. Infine una serie di pezzi storici dagli altri album, tutto chiuso dal sempre meraviglioso commiato ai volti di Bye Bye Bombay. Vorremmo ancora parlarvi dell’intensità del live, ma abbiamo già raccontato cosa vuol dire sentire una delle migliori band italiane dal vivo, e potremmo diventare ripetitivi. Del resto, si può ripetere una stessa cosa più e più volte senza risultare banali: gli Afterhours sul palco lo dimostrano. E questo è un servizio fotografico che rende al meglio l’intensità della serata.